Pubblicato mercoledì, 27 novembre 2013 19:16 - 6505 -
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"Ciao Flavio", il saluto di Librisenzacarta.it a Solazzi |
C’è un momento nella vita di ogni uomo in cui più forte è il sentimento della morte.
Per molti forse, come per me, è la fine della giovinezza, quando con la memoria si torna al passato degli anni migliori, la stagione cui si perdona tutto fuorché la perdita dell’innocenza.
È vero anche che una parte di quella giovinezza rimane e quella giovinezza l’ho vista, toccata, ammirata in te durante questi anni vissuti insieme.
Ci strinse l’amore per un medico e poeta senigalliese in lingua latina, quel Francesco Arsilli, i cui versi immortali incendiarono i nostri petti. E l’amore per Senigallia, la nostra patria, della quale non ti stancasti mai di compulsare le antiche carte, con la riverenza di medico che presta le proprie mani e il suo ingegno a sanare un corpo cresciuto nei secoli e sempre degno di essere tanto conosciuto quanto custodito.
Medico lo fosti anche tu, come Francesco, e, se non poeta, certo amante di quella letteratura greca e latina che dell’umanesimo fu pascolo e cimento. Dicevi di amare le storie più che la storia, ma la storia senigalliese, e non solo, ti deve molto. Penso ai tuoi contributi sul pittore senigalliese Giovanni Anastasi, sulla regina Cristina di Svezia, su Luciano Bonaparte e Alexandrine de Bleschamp, sulla famiglia Mastai Ferretti e sulla Senigallia settecentesca; penso agli studi, condotti insieme, sulle opere latine di Pietro Ridolfi e Francesco Arsilli. Tutto con un fine divulgativo che fa onore alle tue ricerche, affinché fossero stimolo per le nuove generazioni.
Di questo blog nel luglio 2006 fosti il fondatore (preferivi dire il “console onorario”) e sposasti con noi l’idea che i libri debbano circolare, anche fuori della loro tradizionale veste cartacea, perché raggiungano il numero più ampio di fruitori. Ci onorasti di alcune delle tue pubblicazioni, di preziosi articoli e podcast nei quali desti spazio alle tue e alle altrui ricerche. Per me sei stato un padre, un amico, un maestro.
Un abbraccio a Gabriela, a Gianleonardo e Anna, ai piccoli Sofia e Francesco. Vale, Flavi, sit tibi terra levis.
Antonio Maddamma
(Librisenzacarta.it) |