Pubblicato domenica, 06 luglio 2014 12:24 - Letture Articolo 5918 - Condividi 
La lettera: "Senigallia il paradiso per le biciclette?"
Un ciclista passato nonostante il semaforo fosse rossoEgregio Sindaco,
sono ormai tre estati che mi pregio di trascorrere il periodo primaverile-estivo nella sua città, devo dire con estremo piacere. Quando posso, utilizzo la bicicletta per spostarmi e devo dire che lo faccio con estremo piacere. Mi corre tuttavia il dovere di informarla, qualora non se ne fosse accorto, che Senigallia, oltre ad essere la "spiaggia di velluto" e "the home of the summer Jamboree" è divenuta il "paradiso delle due ruote".

Sono spesso in viaggio per lavoro e mai mi è capitato di vedere una cittadina dove i ciclisti vengano esentati dall'osservare tutte le più basilari regole del codice della strada.

I sensi vietati vengono percorsi in direzione contraria, i semafori attraversati con il rosso, non viene mantenuta la destra, si utilizzano i marciapiedi come fossero piste ciclabili, le luci notturne previste sono un optional ormai desueto, per tacere dell'utilizzo di cuffiette e cellulare.

Ci sono diverse zone, mi riferisco in particolare all'area pedonale del centro ed al ponte di legno sul porto canale ove sono stati apposti segnali che indicano l'espresso obbligo di transitare con i cicli a mano che vengono sistematicamente ignorati con grande tranquillità.

In un primo tempo ho pensato che probabilmente la carenza di personale preposto al controllo avesse portato a questa situazione, ma poi guardando con più attenzione, mi sono accorto che anche in presenza delle forze dell'ordine i ciclisti continuano ad ignorare le regole, ed anzi anche alcuni tra coloro che sarebbero preposti al controllo non se ne curano.

Allora mi sono detto forse c'è qualcosa che ignoro, forse Senigallia è per i ciclisti quello che Amsterdam è per i fumatori di cannabis, un porto franco, un paradiso......

Concludo abbandonando questa vena polemica, ben sapendo che queste mie parole, qualora non cadano nel vuoto poco potranno per arginare la consapevolezza ormai radicata nei cittadini di Senigallia, che in bicicletta il codice della strada non vada osservato.

Mi permetta però di ricordare a Lei ed agli organi preposti, che l'educazione civica fa parte di un lungo percorso in cui si rende necessario anche il controllo, senza il quale, il cittadino, sia esso ciclista pedone od automobilista, se è certo di farla franca, si sente purtroppo autorizzato a non osservare le regole.

Avrei potuto corredare questa mia esternazione con decine di foto a dimostrazione di quanto accade, ma non l'ho ritenuto opportuno, basta fermarsi un attimo a guardare per verificare che quanto ho detto corrisponde alla realtà.

Tanto si doveva, se non altro per far tacere il mio senso civico che spesso borbotta.
Con osservanza
Cristian Coppa

Commenti
bravo
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-06 18:13:35
Tutto vero! A Senigallia è un porto franco per i ciclisti, però notate i ciclisti ma....LE 8 AUTO PARCHEGGIATE SUI MARCIAPIEDI NO!!!!!! COSTRINGENDO UN PEDONE A PASSARE IN STRADA!!!
parole sante
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-06 18:14:01
mi sono trasferito a senigallia 5 anni fa, amo il fatto che si possa girare la città in bici, ma non sopporto queste abitudini. spesso mi capita di incontrare gente (anche anziani o genitori con bambini) che col buio percorrono via verdi contromano e a fari spenti.
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-06 18:14:28
Pienamente d'accordo con l'articolo..anche i ciclisti devo rispettare le norme e i segnali stradali,spesso e volentieri mi trovo ad aver a che fare con bici contromano o ragazzi con cellulare alla mano e cuffiette..io non posso avere occhi per tutti..ognuno deve metterci del suo..anche perchè poi,detto in senigagliese: se l' mazzi la colpa è anca la tua!!!!
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-06 18:15:16
E si , caro Cristian , hai espresso molto bene il problema che io avevo sollevato almeno un paio di volte ma non è cambiato nulla. Che dire delle auto che sostano in piena curva davanti ad un noto ristorante senza che nessuno (...omissis..) faccia nulla, per non parlare delle auto che espongono il permesso per handicap senza il portatore a bordo. Siamo in un paese civile o forse no.
PASSERELLA AL PORTO
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-06 18:16:35
Non condivido il divieto sulla passerella. E' molto piu' agevole rimanere in sella incrociando altri ciclisti.Fosse per me toglierei quel cartello.A piedi con la bici a fianco ci si intralcia a vicenda.
Non cambierà mai!
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 10:24:55
Non c'è speranza di cambiare queste pessime abitudini se pure chi dovrebbe controllare fa altrettanto (cose viste con i miei occhi!!!)
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-06 20:51:04
Per non parlare anche dei parcheggi fantasia su muri, marciapiedi, ingressi.
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 00:03:44
:? :zzz
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 00:33:29
compra la bici e pedala
come nel resto d'italia
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 07:40:27
la situazione descritta è veritiera, ma caro Cristian questo accade in tutta italia non solo a Senigallia (vai a vedere a Rimini o a Viareggio); l'Italia è un paese dove le regole sono optional e sono invocate sempre e solo per gli altri, nessuno si sente destinatario di un precetto e tanto meno del dovere di rispettarlo! W l'Italia
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 08:08:23
Per non parlare dei ciclisti che ti schizzano davanti percorrendo velocemente le due striscia pedonali in cima al corso, senza neanche fermarsi a vedere se arrivano auto!!! 
Secondo me sono tutti convinti che avendo il fondo rosso sono piste ciclabil!! 
E i vigili urbani che sono li' non dicono nulla. 
Secondo me come avviene spesso in Italia si aspetta il morto per porre rimedio..... 
Marco B.
Porto Franco
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 08:56:53
Senigallia è la città del volemose bene, le regole sono un optional, nonostante le ripetute segnalazioni non interviene mai nessuno! :?
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 09:53:25
Sarebbe buona cosa che chi commenta usasse la bici. 
Concordo sulle luci (ma la situazione è di gran lunga migliore di molte parti d' italia...) ma per il resto, basterebbe che chi ha scritto la lettera salisse in bici che si troverebbe a fare ESATTAMENTE le stesse cose. 
Le "piste ciclabili" in realtà non esistono. NON BASTA una striscia dipinta per terra. Le piste ciclabili VERE sono ben diverse (Basta andare a Pesaro...) andare nei sensi unici in bici è consentito nella mezza europa che promuove la bici come mezzo urbano (germania-svizzera-olanda-francia) 
Sulla passerella se si scende si intralcia. in sella, si sfilano comodamente le due bici che si incrociano. 
Impari ad andare in bici realmente e capirà molte cose...
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 10:11:43
Senza considerare gli attraversamenti sulle strisce pedonali in sella alla bicicletta....dopo si sente notizie " Ciclista investito da un pirata della strada"....tante volte non si sa chi è il vero pirata !!!!!!!!!!! 
bici
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 10:48:39
:p 8) :grin :eek :sigh :( :cry :x
che esagerazione!
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 10:48:51
dovremmo piuttosto elogiare una città dove si lasciano a casa le auto e si va in bici... a volte è invece dura per i ciclisti districarsi dove non ci sono piste ciclabili e si trovano strade piene di fossi... a mio parere il commento del nostro lettore è esagerato... 
Il vero motivo
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 11:04:29
Ma no, signori! Non avete capito l'alto senso civico presente in queste persone, vero motivo delle loro "trasgressioni" al codice della strada! 
Mi spiego. Sono una ciclista ed una automobilista e spesso, dove abito, vedo molti ciclisti passare contromano. Ho notato che: 1- anche se lo si fa notare con garbo, o se ne strafregano, o ti mandano a quel Paese; 2- per lo più, si tratta di persone di una certa età, ormai in pensione.  
Ed ecco l'illuminazione: si tratta di pensionati che vogliono aiutare l'INPS!!!! Avete presente quanto questo istituto risparmierebbe, se costoro terminassero i loro giorni il prima possibile? Senza parlare poi di quante tasse in meno dovrebbero pagare imprenditori ed uffici pubblici per assumere personale, aiutando così a risolvere il problema della disoccupazione. 
Incoscienti? No, generosi e patrioti! Al punto da volersi immolare per salvare la Nazione! 
Ma, gentili Signori che in bici andate contromano e compite prodezze, pensate anche per un attimo al male che a voi può provocare cadere o finire sotto un'auto. Pensate al male che potrebbe fare alla vostra famiglia perdervi soltanto per aver voluto accorciare un percorso. Sinceramente: ne vale la pena? 
Ovviamente, nessun automobilista vorrebbe farvi del male, ma quando sei in auto, su una strada stretta a senso unico e ti spunta fuori all'improvviso qualcuno contromano, che succede se non hai abbastanza spazio o la possibilità di frenare in tempo? Meditate... la risposta non è difficile... Da una ciclista
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 11:58:52
Il sottoscritto autore dell'articolo, si sposta regolarmente per Senigallia in bicicletta, rispettando il codice della strada. Non è così difficile...
non è difficile
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 12:09:07
vi assicuro che come indicato nell'articolo l'autore utilizza spesso e volentieri la bici  
per spostarsi... rispettando il codice della strada... provate non è così difficile
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 12:54:23
Già, ma tutto questo non autorizza e non può essere una scusa per infrangere il codice della strada. Mal comune mezzo gaudio ?
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 13:15:37
La passerella al porto e' talmente stretta che, se incrocio un'altra bici e scendo, rimango incastrato in mezzo. Solo stando in sella si riesce a passare agevolmente! 
 
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 14:21:38
avrai capito che hai azzeccato solo il problema delle luci, magari potevi aggiungere "vestiti ad alat visibilità di notte", ma qui avresti scritto contro te stesso e allora.... 
ti do un consiglio, utilizza la bici 365 gg all'anno, ti farà bene e imparerai molto. 
aspetto con ansia un tuo articolo sui banditi che in harley scendono a senigallia x il summer. 
leonardo badalò
L'avevamo scritto anni fa
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 15:48:30
http://scaloni.it/popinga/contromano/
non ricordate la polemica dell'anno sco
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-08 17:36:09
Forse non tutti ricordano la polemica dell'anno scorso, controlli e verbali fatti dalla polizia municipale in corso due Giugno ai conducenti di velocipedi. Iniziamo a dare un buono esempio noi Residenti.. magari poi al "Turista" gli possiamo anche far notare che non sono esenti i cari amici nord europei alla violazione della segnaletica verticale..  
Residente e Ciclista
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-08 17:36:28
Fantastica la foto. Ci si lamente dei ciclisti ma non delle macchine sul marciapiede :grin  
Ci fossero più piste ciclabili probabilmente ci sarebbero meno violazioni del codice della strada...
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-07-07 20:36:38
a senigallia le biciclette vanno in senso contrario passano con il rosso attraversano la strada senza guardare niente . e i vigili girano nei parcheggi a pagamento alla ricerca di qualcuno che magari per motivi di salute ha sforato il tempo di cinque minuti antichi ricordi ! era bello vedere ogni tanto una pattuglia sulla strada . forse potrebbero evitare qualche incidente aggiungo che i pedoni sia pur sulle strisce attraversano senza guardare
Scritto da Visitatore anonimo il 2014-08-27 19:30:09
E che dire dei marciapiedi sul lungomare 
invasi dalle biciclette di quanti vanno a godersi il pomeriggio al mare!
A distanza di tre anni nulla è cambiato.
Scritto da Visitatore anonimo il 2017-08-20 10:49:49
A distanza di tre anni, la situazione rimane la stessa, come leggo sul Corriere Adriatico di oggi. In questo caso però il primo cittadino si è almeno degnato di rispondere. Staremo a vedere... ma dispero. Spero di essere smentito dai fatti. 

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