"Espropriata dalla Società Autostrade per i lavori della terza corsia: ecco la mia storia". Una senigalliese, Emanuela Belardinelli, scrive alla Redazione di Senigallia Notizie, rivolgendosi a tutta la cittadinanza, per raccontare la sua vicenda - "uguale a quella di molti altri" - dopo l'esproprio subito per conto di Società Autostrade nell'ambito dei lavori della terza corsia dell'A14 e della complanare.
Ecco un fedele sunto della lettera aperta di Emanuela Belardinelli:
"Questa è una lettera aperta a tutti i cittadini di Senigallia.
Tempo fa sono stata, insieme ad altri cittadini della nostra città, tra gli espropriati per conto di Società Autostrade. Quello che ci è stato espropriato è il terreno sul quale per 30 anni è sorta l'attività di mio padre, che ci è stata indennizzata, dopo non poche proteste e lotte, con l'elemosina, si, la chiamo così, di 30.000€. Sembrava essere tutto finito, passato...una guerra impari contro un colosso che ha danneggiato famiglie in nome di un non meglio identificato interesse collettivo. Mi sono sentita dire che l'attività di mio padre non era un valore per la città, perchè negli ultimi periodi aveva avuto fatturati bassi: in realtà in quei periodi mio padre si era ammalato di tumore e poi è morto. L'attività di sabbiatura che lui svolgeva era unica nelle Marche, ma questo non è stato considerato. L'attività, che nel frattempo era passata a mio fratello, ha poi chiuso. Non ho avuto contatti con la politica cittadina, che dovrebbe curare i nostri interessi e invece non lo fa.
Ora, a distanza di qualche anno, questa è la situazione in cui sono finita. Io sono disoccupata, mi arrangio come posso, mia madre, a 65 anni, è costretta a prestare servizio saltuariamente, mentre mio fratello è caduto in una depressione profonda, con ricoveri presso la struttura di Villa Silvia. E a dicembre dovremo ricominciare a pagare un mutuo che è stato sospeso per un anno, a fronte di una "modica" spesa, per la suddetta sospensione, di 10.000€...Non so dove troveremo i soldi e la forza per salvare l'unica cosa che mio padre ci ha lasciato a fronte di tanti sacrifici, la nostra casa...
Io so che sono stanca, delusa, scoraggiata...
Volevo solo raccontare la mia storia, che si aggiunge a quella di molti altri nella mia condizione".
di Redazione
|
se eri un immigrata ti trattavano meglio Scritto da Visitatore anonimo il 2014-09-04 14:23:57 Anch'io sono deluso e scoraggiato da questi nostri governanti.Siamo impotenti! Stanchi..amareggiati...a volte penso che solo con la violenza si potrà uscire da questo torpore.Fatti forza,se hai la salute tutto si supera.Non ti abbattere.Non ti isolare.Fatti sentire.Troverai chi ti aiuterà ad uscire dalla tua situazione comune a tante altre.......un abbraccio. | matty Scritto da Visitatore anonimo il 2014-09-04 17:04:42 Veramente una brutta storia, dal di fuori sembra tutto bello, finalmemte la terza corsia, finalmente la tangenziale che toglie il traffico sulla statale e tante cose, ma quando senti storie come queste, vorresti ritornare indietro nel tempo e (...omissis...) tutte queste infrastrutture, per non parlare della nostra giunta comunale, mando un grosso in bocca al lupo a questa ragazza e alla sua famiglia, anche se ne farà ben poco perché servirebbero i fatti e io non saprei come fare per aiutarla, nel mio piccolo posso solo sostenerla dicendogli di non mollare e continuare a lottare per il padre. Ciao Emanuela e scusa se non ti posso aiutare in nessun modo. | Scritto da Visitatore anonimo il 2014-09-05 13:08:22 Mi spiace per la complicata (a dir poco) situazione di chi scrive, ma mi sembra che nella politica e nella terza corsia si stia cercando un capro espiatorio come causa di tutti i mali | stefano Scritto da Visitatore anonimo il 2014-09-06 10:54:37 Al di là della vicenda, giustamente definita dalla stessa scrivente come "uguale a quella di molti altri", resta il fatto che a tutt'oggi gli espropri devono essere ancora pagati e rimandati ,almeno così dicono, al 2015. Al di là del gravame sulla città dell' intera vicenda della Complanare , resta il fatto che le sbandierate mitigazioni e compensazioni non sono ancora state tutte portate a termine. Al di là del fatto che i politici , da veri imbonitori da fiera, avevano prima millantato il loro sostegno agli espropriati e ai danneggiati dall'opera e che poi invece hanno svolto il ruolo delle belle statuine. Rimane il fatto invece che su tutta la vicenda si vuole stendere una ipocrita coltre di silenzio e pertanto suonano fuori luogo, oltre che patetici, i piagnistei sui "presunti" capri espiatori. | |