90 minuti di angosce metropolitane ed esistensialiste sul palcoscenico del Teatro La Fenice di Senigallia. La prestigiosa compagnia teatrale catalana Fura dels Baus ha messo in scena sabato 11 ed in replica domenica 12 Metamorfosis per la stagione teatrale del Comune di Senigallia e Amat.
La compagnia, pur non rinunciando alle contaminazioni multimediali, con questo spettacolo propone un teatro di parola, per i personaggi che dialogano tra loro, per i monologhi per esprimere pensieri. Nel celebre romanzo di Kafka, una mattina Gregor si ritrova trasformato in insetto. Non si chiede perchè ed accetta questa sua nuova condizione. Nell'interpretazione de la Fura, Gregor decide ad un certo punto di isolarsi e di non uscire più dalla sua stanza. Dentro un cubo di cristallo 4 metri per 4 e con un maxischermo in palcoscenico, si consuma la tragedia e la disumanizzazione di chi non riesce ad accettare la realtà, di chi è schiacciato dal peso di certe aspettative, soprattutto familiari, di chi decide di "fuggire dentro di se". "Fuori" la famiglia prima s'interroga, poi si da delle risposte "sarebbe spiegabile se fossimo stati dei cattivi genitori. Ma non lo siamo stati", poi si ribella al figlio "mostro ed egoista" che solo con la sua presenza ingombrante ed imbarazzante impedisce il naturale scorrere della vita "normale". Grande sofferenza e trasformazione, ben rappresentate in scena dall'enorme cubo trasparente dove si agita "l'anima" del protagonista. All'esterno tutta la famiglia ed un amico di lavoro, un alter ego, un figlio perfetto pronto a sostituire "l'ingrato". Una scenografia scarna, claustrofobica ma fortemente emotiva ed attori pieni di passioni: Ruben Ametllè, Angeline Liongueras, Arthur Trias, Sara Rosa Losilla e Isak Fèrriz. di Maria Pettinari
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