Pubblicato giovedì, 07 luglio 2016 16:45 - 4538 -
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Una nuova struttura al posto di ponte Garibaldi: sicurezza e fruibilità |
Una suggestione forte quella provocata a palazzo Mastai sull'attenta platea in occasione della presentazione della proposta di riqualificazione urbana incentrata sulla sostituzione di ponte Garibaldi con una nuova struttura monumentale.
Non è mancato neanche qualche riferimento critico sul piano Cervellati carente, a mio avviso, di idee e proposte capaci di apportare valore aggiunto alla città e fossilizzato solo su una intransigente riproposizione storica con totale disinteresse all'evoluzione della città attuale e futura.
Preceduto da un breve excursus di Gianluca Quaglia - che ha illustrato i trascorsi storici di ponte Garibaldi a partire da metà del '700 con la seconda ampliazione della città - nell'articolata relazione ho poi evidenziato, supportato da eloquenti immagini, l'opportunità di recuperare alla fruibilità con una proposta innovativa il letto fluviale, in passato protagonista assoluto della fortuna di Senigallia con la fiera franca.
La realizzazione di sponde contestuali alla chiusura dello scolmatore Penna ha inibito l'utilizzo dell'alveo occultato anche alla visuale se non da poche e sporadiche postazioni. La nuova idea di fruizione tende a ricreare un corridoio ambientale (che non altera la sezione idraulica) attraverso un modesto escavo per la percorribilità di piccole imbarcazioni con a lato una banchina appena al di sopra del letto di magra per un percorso-passeggiata naturalistico.
Sovrastanti nuove ed eleganti passerelle di attraversamento in legno, per brevi tratti in asse al fiume creeranno una congiunzione diffusa tra le sponde diventando osservatori privilegiati di una scenografia unica con gli sfondi dei portici, del fiume, del foro annonario e del nuovo ponte visto come icona dominante di un'inventata piazza.
Immediatamente dopo, la presentazione è proseguita con l'illustrazione del ponte, anticipandone le diverse sinergie che ne vengono movimentate a partire dal costo zero per l'amministrazione alla quale è stornata la parte carrabile vera e propria; dall'assoluta sicurezza anche in caso di esondazione; da una fattibilità economica sostenibile per finire alla più godibile postazione panoramica della città dal terrazzo a supporto dei locali di intrattenimento posti al livello intermedio sopra ai negozi e sotto un grande spazio museale.
Nel dibattito che è seguito sono state avanzate alcune osservazioni che proponevano per il ponte la completa pedonalizzazione o un ridimensionamento volumetrico; di qui la replica puntuale che ha controbattuto escludendo nel primo caso questa possibilità onde evitare ripercussioni devastanti su tutto il traffico urbano e nel secondo caso giustificando il manufatto come elemento di contesto addirittura di dimensioni ridotte rispetto a un qualsiasi segmento di portico.
di Paolo Landi
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Follia. Scritto da Visitatore anonimo il 2016-07-09 10:32:20 Roba da matti. E' una follia. | |