Pubblicato venerdì, 19 agosto 2016 09:21 - Letture Articolo 4763 - Condividi 
"Senigallia? Non è una città per ciclisti"
Ciclisti, bicicletteSenigallia: non è città per ciclisti.
È proprio una vita dura quella del ciclista nella nostra città che è bella, piena di attrattive e attrazioni per i turisti, piacevole per gli abitanti ma decisamente sgradevole, a volte, per chi vuole percorrerla in bici e siamo veramente in tanti (compreso il Sindaco) anche perché, invece, Senigallia sarebbe così adatta all’uso della bicicletta.
Ma tant’è, negli anni poi, la situazione non è migliorata, anzi. Le cosiddette “piste ciclabili”, poche, anche se ben disegnate e colorate, a volte, si rivelano più pericolose delle strade, peraltro maltenute, piene di grosse buche e di avvallamenti.

Avete provato via Pisacane in centro, e strade adiacenti? In sella alla bicicletta sembra di montare un cavallo imbizzarrito che fai fatica controllare. È uno slalom continuo per schivare auto, moto e buche! E molti, molti sono i feriti!

Io stessa sono reduce da un incidente capitatomi lungo la pista ciclabile che passa davanti alla scuola per l’infanzia Puccini, proprio nel breve tratto delimitato da due grossi “panettoni”,  di cemento, non adeguatamente segnalati, piantati in mezzo alla stradina e che dividono uno spazio già molto angusto in cui le bici passano a fatica. A me è costata la frattura dell’omero sinistro e, se va bene, ne avrò per un mese.
I “panettoni” in questione che dovrebbero impedire l’accesso alle auto e alle moto diventano così essi stessi un ostacolo posto nel bel mezzo del percorso della pista.

Non sarebbe auspicabile pensarli di dimensioni più ridotte o quanto meno segnalarli con tinte forti e ben visibili a chi percorre quel tratto?

Noi cittadini “abbiamo un sogno”: che Senigallia possa diventare al più presto al top di piste ciclabili e che si proponga come ulteriore richiamo per i numerosissimi “forestieri” che la visitano, amanti di un ambiente ecologicamente sano e vivibile;  nello stesso tempo fare contenti finalmente anche noi abitanti.

Non vi pare?



Mara Marinelli


Commenti
Scritto da Visitatore anonimo il 2016-08-19 10:01:13
Forse sarebbe opportuno, anche che le bici rispettassero le norme stradali....quali i sensi unici e l'uso delle luci che ne dici? 
Non esageriamo!!!
Scritto da Visitatore anonimo il 2016-08-19 10:49:53
Mi dispiace moltissimo x la Signora, ma non é possibile non vedere, che quest'amministrazione ha dedicato anche troppo tempo ed energie a favore di ciclisti e pedoni. Ormai Lungomare e centro sono diventati impraticabili per chi come me nn abita nei pressi del centro storico. Una situazione che, a mio avviso, non favorisce affatto il turismo giornaliero dai paesini dell'entroterra. I turisti infatti si trovano a fare giri immensi prima di trovare parcheggi vicini alle numerose attrattive cittadine. Affermare che la città non é adatta ai ciclisti mi sembra una visione miope su quello che sta facendo l'amministrazione. Sarebbe il caso invece di concentrarsi sui parcheggi, sulle strade che sono un disastro (ad esempio via Cellini). I ciclisti dovrebbero accontentarsi e portare il loro mezzo con la giusta attenzione perché spesso sono proprio loro la causa di incidenti e problemi alla viabilità.
Scritto da Visitatore anonimo il 2016-08-19 11:34:43
:?
Scritto da Visitatore anonimo il 2016-08-19 12:37:13
Percorrere in bici il lungomare di Marina vecchia è molto più pericoloso, i parcheggi lato Monte sono stati spostati per motivi a me ignoti di quasi due metri verso il centro della strada riducendo la carreggiata ai minimi termini, più volte ho rischiato di essere travolto dalle macchine in transito, ho due bambini ed ho rinunciato alla bici in quel tratto perché estremamente pericoloso.
Scritto da Visitatore anonimo il 2016-08-19 13:00:13
Il rispetto delle norme e leggi in vigore sarebbe il primo passo verso una circolazione senza disagi per tutti: auto, bici e pedoni.
La verità come sempre sta nel mezzo...
Scritto da Visitatore anonimo il 2016-08-19 16:02:43
Per prima cosa faccio gli auguri di una pronta guarigione alla signora... Sulle ciclabili strette, buttate sù e non mantenute a regola d'arte c'è da aprirci un capitolo a parte e non mi sembra neanche il caso capitato alla signora. Ovviamente a Senigallia ch va in bici non si ricorda che deve rispettare il codice della strada come un automobilista, e sopratutto prestare massima attenzione, questo caso signora è capitato per sua distrazione, perché non vedere quei due panettoni li in bici non è cosa da poco. I ciclisti senigalliesi sono molto superficiali sulla guida del loro mezzo e si sentono in grado perché in bici di poter fare di tutto... Potrei elencare una serie di esempi infiniti... uno su tutti il senso di marcia sul ponte 2 giugno in fondo al corso preso sempre contromano da più ciclisti affiancati... per poi non parlare di come sugli attraversamenti pedonali si buttano senza se e senza ma in sella alla loro bici, dove in teoria essendo attraversamento pedonale dovresti scendere e portare la bici a spinta... c'è tanto da fare sopratutto tra i concittadini dove va impartita la conoscenza delle regole anche in bici... Patendo dai vigili che dovrebbero richiamare i ciclisti e partendo dalle basi facendo lezioni di uso della bici...
Le piste ciclabili sono un'altra cosa
Scritto da Visitatore anonimo il 2016-08-20 08:40:27
Piccole porzioni della strada resinate (ora si dice così) in cui non passano due bici, non divise dal traffico stradale, con panettoni in mezzo, interrotte continuamente, alcune di esse passano sul marciapiede: non ditemi che queste si possano definire piste ciclabili! 
Sono appena tornato dal trentino in cui ho provato una pista di 25 km che costeggia un fiume, isolata completamente dal traffico, con un manto stradale che è più liscio del sedere di un bambino (al contrario delle nostre strade brufolose). Senigallia, tutta in pianura, è una città che deve essere più attenta a queste cose, all'uso delle bicicletta al posto dell'auto, per una perfetta vivibilità, alla cura maniacale per il turista; e non basta provarci, bisogna essere perfetti. Come la bella soluzione delle bici comunali, che rimane solo una bella idea perché sono inutilizzabili: pesantissime e con un unico rapporto da "Passo Pordoi". Altrimenti sono solo tentativi di facciata e spese per la comunità. 

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Ultimo aggiornamento ( venerdì, 19 agosto 2016 11:59 )
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