Durante l’incontro tra l’Ingegnere Maurizio Bevilacqua, Direttore della Zona territoriale 4 dell’Asur, e i capigruppo consiliari svoltosi lo scorso 9 maggio, ho rappresentato, tra l’altro, il disagio vivo nella scuole in materia di integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap per quanto concerne la collaborazione tra operatori dell’Asur (neuropsichiatra, psicologa, assistente sociale, logopedista) e gli insegnanti. Come è noto, durante l’anno scolastico si tengono diversi incontri per programmare e verificare gli interventi individualizzati (Pei) in favore di questi alunni, a cui dovrebbero partecipare tutti gli insegnanti, la famiglia, gli operatori sanitari e sociali, ed anche altre figure presenti a livello domiciliare o nel tempo libero, per la costruzione di un progetto di vita integrato che, secondo quanto ci insegna l’esperienza (ed è confermato dalla normativa), è efficace solo se condotto con l’apporto di tutte le persone e i contesti che interagiscono con l’alunno.
In altre parole, qualora si verifichi la presa in carico dell’alunno con handicap da parte del solo insegnante di sostegno oppure si pratichi una collaborazione a due, solamente tra insegnante di sostegno e operatore dell’Asur, l’integrazione difficilmente procede sul binario giusto. Questo è quanto rischia di accadere a Senigallia e negli altri Comuni della Zona 4, dove - probabilmente per necessità di bilancio – gli operatori dell’UMEE (Unità Multidisciplinare Età Evolutiva), si trovano nella condizione di offrire il loro contributo solo di mattina, con tempi contingentati e, frequentemente, nei locali del poliambulatorio invece che a scuola e di pomeriggio, col risultato di escludere quella più ampia e indispensabile partecipazione sopra descritta.
E’ evidente come tutto ciò contrasti con il diritto all’educazione rispetto a soggetti che richiedono maggiori attenzioni ed ai quali occorrerebbe rispondere con servizi che operino nelle migliori condizioni e non al risparmio.
Tornando all’incontro con i capigruppo consiliari, l’Ingegnere Bevilacqua ha assicurato che su questo e altri problemi procederà ad un approfondimento in vista di un nuovo appuntamento in programma dopo l’estate.
Ho ritenuto utile portare questo problema alla conoscenza di tutti perché si tratta di un versante talvolta disatteso che potrebbe, però, essere agevolmente superato con la collaborazione di coloro che ne sono coinvolti e con la revisione dell’ “Accordo di programma” che regola i rapporti tra ente locale e servizi socio-sanitari, revisione che sarà sottoposta all’attenzione della competente Commissione consiliare.
Roberto Mancini Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista
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