Pubblicato martedì, 23 maggio 2006 17:22 - 3423 -
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Paradisi "Ceresoni difende il diritto no global a non rispettare le regole" |
I “No Global” del Mezza Canaja non hanno mai consegnato la fideiussione al Comune di Senigallia e mai lo faranno. Lo ha dichiarato il loro referente in Giunta Simone Ceresoni rispondendo, in modo lacunoso e fuorviante ad una mia interrogazione. Non solo. Ceresoni glissa completamente sulla risposta in merito alla firma del contratto di comodato (che non risulta firmato) e si rifiuta di fornire i nomi del responsabile del procedimento (o dei responsabili) indicando genericamente gli uffici competenti. Siamo al tramonto delle più elementari regole di trasparenza.
Ceresoni, pur di proteggere politicamente gli occupanti ad oggi ancora abusivi del centro sociale, arriva, senza più senso del decoro, ad affermare che i cittadini di Senigallia sarebbero comunque garantiti nei confronti della proprietà (che avrà diritto ad una penale pari a 150 euro per ogni giorno di ritardo per la consegna dell’immobile) dal rimborso di appena 250 euro pagati dai no global al Comune “per integrare la polizza vigente per i propri beni”. Personalmente non riesco a capire chi voglia prendere in giro questo assessore che, oggi, viene a raccontarci senza pudore che “la garanzia è stata ottenuta non attraverso il metodo originariamente previsto” ma appunto con il risibile pagamento di 250 euro (a fronte di una fideiussione richiesta di 25.000 euro!). Ci sarebbero tutti i presupposti per dare il benservito al superficiale assessore verde perché incapace persino di far dare attuazione alle delibere della propria Amministrazione e incapace di far rispettare i contratti che lui stesso aveva proposto. Come dire: “abbiamo posto delle regole, ma abbiamo scherzato”. Ma qualcuno, in Giunta, sarà pronto a difenderlo ugualmente. Resta una disarmante verità: toccherà ai cittadini di Senigallia mettere mano ancora una volta al portafogli per pagare le eventuali penali previste in contratto. Nessuna assicurazione pagherà mai, in virtù di una (peraltro modestissima) integrazione di polizza per responsabilità civile, le impressionanti penali previste nel contratto sottoscritto con la proprietà dell’immobile occupato. Non solo. Da oggi, a Senigallia vi è una certezza in più: i no global non sono tenuti al rispetto di alcuna regola e di alcun patto (cosa sarebbe successo se fosse stata un’altra associazione senza santi in Paradiso a violare così impunemente un accordo contrattuale?). Come il loro assessore d’altronde. Che non risponde alle domande rivolte formalmente da un consigliere comunale. La sinistra li fa e l’ideologia estrema li accoppia.
di Roberto Paradisi
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gilberto cavallari. Scritto da Visitatore il 2006-05-24 16:31:51 Un sorriso laconico è il giusto verso con cui rispondere a Ceresoni.Forse non ha visto la pietà in cui versa il manufatto, ma è diventato la favola dei cittadini. Una giunta che non si accorge dell'obrobrio vuol dire che non ha occhi per vedere. Comunque questo è il fare di questa amministrazione che gliene importa poco del parere dei suoi cittadini. E pensare che io credevo di essere in democrazia e che le amministrazioni non fossero didattoriali, ma ancora una volta mi sono sbagliato. A!..Forse prima di fare gli assessori bisognerebbe improntare una scuola di come si amministra ed essere più disponibili verso chi, nella fiducia, li ha messi in quel posto, ma è solo una chimera. Un saluto: Gilberto | mimmogioia Scritto da Visitatore il 2006-05-24 17:27:13 Non sono mai stato all'interno della struttura però devo dire che l'intervento esterno è particolarmente interessante ho veramente paura che in nome di chissà quale estetica architettonica si riproponga unchissà quale restyling dell'immobile, ritengo che l'intervento debba essere preservato per evitare ulteriori brutture che si vedono nei lungomare e da cui Senigallia non è sicuramente immune. | |
Ultimo aggiornamento ( martedì, 23 maggio 2006 17:25 )
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