Dopo due anni dal Piano di riordino del Centro Storico e dopo un anno dalla elezioni amministrative, i problemi e le preoccupazioni dei commercianti che operano nel Centro Storico rimangono e si accrescono.
Da sempre la mancanza di un adeguato Piano di Arredo Urbano e di una più vasta disponibilità di parcheggi non solo a pagamento, rendono difficile se non impossibile la competitività e la fruibilità del Centro senigalliese.
Non è un caso che dopo due anni le lamentele rimangano sempre le stesse.
Due anni fa quando vennero adottate dalla Giunta le misure per il Centro Storico a nulla valsero le proteste ed il coinvolgimento nelle scelte dei diretti interessati fu quantomai tardivo e per niente costruttivo, nonostante le proteste, il sorgere di comitati e le 1600 firme raccolte.

Nella frettolosa assemblea tenutasi a S. Rocco si disse in sostanza che si era pronti ad ascoltare ma che il Piano di Riordino era ormai intoccabile.
Nella fretta si arrivò persino a verniciare di notte le strisce per i nuovi parcheggi a pagamento e si cominciò a multare auto e scooters con inasprimenti da parte dei commercianti ma anche dei cittadini che si recavano in Centro per fare spese.
Oggi la stessa mancata concertazione la si può rilevare leggendo le lamentele dei rappresentanti di categoria per il non coinvolgimento riguardo alle iniziative da prendere per l’inaugurazione della Rotonda.
E dire che uno slogan della precedente Giunta, di cui questa è la continuità, era: “Libertà è partecipazione”.
Credo pertanto che di fronte alle crescenti difficoltà cui vanno incontro i commercianti senigalliesi e visto l’approssimarsi della discussione del tanto atteso “Piano Cervellati”, sia giunto il momento di rendere davvero partecipi tutti i soggetti che operano in questa parte vitale della città.
La concertazione va fatta nei modi e nei tempi adeguati e deve essere pronta a trasformare le critiche in proposte costruttive per tutta la comunità.
Due anni fa, dopo averlo inutilmente chiesto fin dal 2002 alla Amministrazione Comunale, portai personalmente un questionario ai commercianti in cui si chiedeva quali cose non andassero e di suggerire in che modo dovessero essere risolte, gli argomenti erano:Parcheggi, Orari e zone carico e scarico, Arredo Urbano, Orari apertura e chiusura, Manifestazioni, Concorrenza Centri Commerciali, Sicurezza e vandalismo, Rapporti Istituzionali Amministrativi, Viabilità.
Le risposte furono interessanti soprattutto perché le tante critiche venivano sempre compensate dalle idee migliorative, tali idee furono poi sottoposte alla Amministrazione Comunale senza conseguenti interventi migliorativi.
Ora a distanza di due anni chiedo all’Assessore al Commercio di usare questo democraticissimo sistema che prevede l’ascolto dei singoli esercenti recependo con spirito costruttivo le questioni che questi vorranno porre.
Sollecito quindi per l’ennesima volta l’Assessorato competente a farsi carico di inviare ai commercianti del Centro, un semplice questionario in cui venga chiesto di indicare le mancanze e suggerite le nuove possibili soluzioni a due anni dal Piano di Riordino del Centro Storico.



Un siffatto questionario, aggiornato alle nuove e mutate condizioni e anche a eventuali nuovi commercianti rispetto a due anni fa, rappresenterebbe un utile e prezioso materiale di confronto sia per gli Uffici Comunali,per la competente Commissione Consiliare e sia per le necessarie discussioni con le Associazioni di categoria.
Continuare ad operare scelte senza concertare, senza tener minimamente conto delle critiche ripetute negli anni, non è sicuramente il modo migliore di rappresentare i cittadini e di risolvere definitivamente i problemi.


di Gabriele Girolimetti
Capogruppo Alleanza Nazionale

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