Pubblicato mercoledì, 02 agosto 2006 16:49 - 3081 -
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Disobbedienti de noantri |
E che sarà mai?! I giovanotti del Mezza Canaja hanno pubblicamente annunciato che nelle prossime settimane commetteranno tre diversi tipi di reato: – Resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento, dando una mano ai venditori abusivi in spiaggia; – Violazione della legge sul diritto d’autore e distribuzione di materiale audiovisivo contraffatto; – Occupazione non autorizzata di suolo pubblico e vendita non autorizzata di bevande e altro.
Nelle foga, si sono però dimenticati di aggiungere la seguente postilla: “qualora le Forze dell’Ordine, debitamente avvisate, non si presentassero per interrompere la flagranza dei reati sopra annunciati, il Mezza Canaja provvederà a denunciarle per omissione d’atti d’ufficio”. A differenza dell’assessore Ceresoni, non ho visto nelle dichiarazioni del Mezza Canaja chissà quale scandalo. Voglio dire: Gandhi e Martin Luther King violavano deliberatamente le regole, con l’intento di denunciare quelle che loro ritenevano ingiustizie. La differenza tra teppismo e disobbedienza civile sta tutta qui: nel pretendere o meno l’impunità dopo aver violato la legge. Il teppista sfasciavetrine fa il colpo e se la da a gambe: se cercano di fermarlo s’incazza pure. Il disobbediente non violento si autodenuncia per dare corpo al dissenso verso una legge ingiusta; per lui farla franca è una iattura: se vuole dimostrare l’assurdità della legge che sta contestando, quella legge gli dev’essere applicata fino in fondo. Forse i giovanotti non hanno ben chiara la differenza, d’altra parte l’unica volta che si son beccati la tirata d’orecchie è stato quando non hanno commesso alcun reato (fotomontaggio del Papa col preservativo). Ma non ci vorrebbe molto, per una volta, a far le cose per benino e prendersi la responsabilità di ciò che si fa. Così come non ci vorrebbe molto, per le Forze dell’Ordine, ad applicare la legge. Altrimenti, tra questi “disobbedienti” e i delinquenti comuni si rischia di non cogliere la differenza.
Andrea Scaloni http://www.scaloni.it/popinga
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