Bar, alberghi, frantoi, ristoranti, pizzerie, generi alimentari rigorosamente targati Coop (ma guarda un po’). Il dott. Mirti, dirigente dei servizi generali, ha preso il carrello della spesa e ha fatto il pieno. Nel palazzo dell’Amministrazione comunale, evidentemente, ci si ingozza con i soldi dei cittadini senigalliesi. Migliaia di euro spesi in vari ristoranti ed esercizi commerciali cittadini in base a due determinazioni del dirigente: la 606 e la 608 dello scorso giugno. E poi servizi fotografici, fornitura di argenteria (?), noleggio auto e materiale da campeggio (?), ceramiche d’arte, tecnologie artistiche ed altro ancora. Il tutto per la “modica” cifra di 22 mila euro. Due impegni di spesa imputati in vari capitoli di bilancio (spese per feste nazionali e solennità civili, spese per attività istituzionali, spese di rappresentanza…) che suscitano più di una perplessità.
Perché se non vi è nulla da ridire sulle spese per la cancelleria, testi giuridici, materiale d’ufficio…, non si comprende come si possano spendere migliaia di euro in cene, stuzzicherie, tarallucci, pasticcini, materiale da campeggio ed altri acquisti molto poco ortodossi. Quel che poi desta qualche legittimo sospetto è che queste spese non sono specificate nel dettaglio. Oltre quaranta milioni di vecchie lire che l’Amministrazione comunale dovrà ora giustificare nel dettaglio. Ho presentato una interrogazione a risposta scritta. I cittadini hanno diritto di sapere almeno a chi hanno offerto i lauti pranzi e le smisurate bevute. Segue l'iterrogazione a risposta scritta presentata dal Consiglierie di Liberi per Senigallia alla Giunta Comunale INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Io sottoscritto Roberto Paradisi, consigliere comunale,
PREMESSO CHE - Con due determinazioni del dirigente, la numero 606 e la numero 608 del 8.06.2006, il dott. Mirti ha autorizzato l’acquisto di beni e servizi per un totale di 22 mila euro (la prima di 8 mila euro e la seconda di 14 mila euro); - Tra le voci vengono indicate spese effettuate in numero impressionante in ristoranti, pizzerie, bar, alberghi, negozi di generi alimentari, frantoi, negozi di articoli da campeggio, negozi di argenteria, autonoleggio ed altro ancora;
CONSIDERATO CHE - Per nessuna delle voci di spesa viene indicato il dettaglio degli acquisti né la funzione degli stessi; - Appare spropositato che l’Amministrazione comunale possa spendere cifre di questo genere in pranzi, ricevimenti, cene, rinfreschi, ospitalità alberghiera e simili; - Non è eticamente accettabile addossare ai cittadini senigalliesi spese relative al “ristoro” dei soliti beneficiari di privilegi medioevali;
Premesso tutto ciò
INTERROGO LA S.V. Per sapere 1. Il dettaglio di tutte le voci di spesa e il motivo del loro acquisto (fatto salvo il materiale da ufficio, le spese di cancelleria e le spese affrontate per costi funerari); 2. Chi è stato ospitato a spese del Comune negli alberghi indicati nelle delibere e per quanto tempo; 3. Chi ha usufruito dei vari pranzi e/o cene pagati con il denaro dei cittadini di Senigallia;
Chiedo inoltre l’invio di copia di tutta la documentazione fiscale giustificativa delle spese.
Si richiede risposta scritta entro e non oltre trenta giorni dal ricevimento della presente.
Roberto Paradisi
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fate bene a controllare nell'interesse d Scritto da Visitatore il 2006-08-09 11:55:28 BENE ANDATE AVANTI COSì: controllare è d'obbligo e la politica non c'entra nulla!!! la cosa pubblica va gestita nell'interesse pubblico e non nell'interesse partitocratico e/o individuale di alcuni privilegiati
| nino Scritto da Visitatore il 2006-08-09 13:53:38 | nnn Scritto da Visitatore il 2006-08-09 13:54:40 è io pago.......................
| Scritto da Visitatore il 2006-08-09 16:40:52 ...è tutto un magna magna...che tristezza!!!! | FARO Scritto da Visitatore il 2006-08-11 00:01:40 Paradisi io non ti conosco, ma per quello che fai sei la nostra speranza, sei il faro in questa nebbia "rossa", sei la voce della cittadinanza che non approva certi metodi catto-comunisti o peggio capital-comunisti; mi fermo qui. | |