Come si è arrivati alla decisione di affidare alla Uisp anche i centri comunali estivi per bambini? Per quale motivo la Uisp deve gestire il gestibile a Senigallia senza mai dover affrontare una gara pubblica?
Con l’ennesima delibera che dimostra come vengono attuati i discutibili privilegi a vantaggio dei soliti noti, il Comune di Senigallia, cercando di far passare sotto silenzio la determina dirigenziale, ha stanziato oltre 20 mila euro (più iva naturalmente) per la gestione dei due centri estivi comunali “Rodari” “Puccini” alla Uisp, l’organizzazione sportiva vicina ai Ds. Altri quaranta milioni pubblici delle vecchie lire che non trovano giustificazione. Come vengono spesi quei soldi? Chi li gestisce? Dove sono i dettagli delle spese? Non dimentichiamo che la Uisp usufruisce, ormai da anni, in modo completamente gratuito anche di un ostello comunale (centro “Le Dune”) dove ospita a pagamento turisti e visitatori (con una capienza di posti impressionante).

Il che non è male, quando non si paga l’affitto. Davanti a quell’ostello (ottenuto senza gara), la Uisp ha piazzato decine di ombrelloni in una concessione demaniale che dovrebbe servire esclusivamente a fini elioterapici (a quando i chiarimenti sugli affitti degli ombrelloni a privati da parte della Uisp chiesti dal consigliere comunale Monachesi?). Parliamo di un vero e proprio monopolio cittadino (ricordiamo anche la vicenda incredibile del Ponte Rosso e l’assegnazione della piscina comunale) al quale, oggi, si aggiungono i centri estivi e la regalia di ulteriore denaro pubblico.
Sempre alla Uisp. Solo alla Uisp. Come se nessuna altra organizzazione in città avesse la capacità e la possibilità di lavorare bene e meglio dei privilegiati di sempre. Forse è il caso di cominciare a rivedere un certo tipo di politica e ad allineare la Uisp con tutte le altre società sportive e ricreative. Questa politica dei privilegi ostentati ed esagerati comincia realmente a stancare.


di Roberto Paradisi
Consigliere Comunale

Scrivi commento
Nome:	Visitatore anonimo
Titolo:
BBCode:
Commento:
Riscrivi questo codice