Sabato 13 verrà effettuata l’inaugurazione ufficiale della nuova sede del Liceo Classico G. Perticari, ormai da alcuni anni “coattivamente” trasferito presso la vecchia sede dell’istituto Corinaldesi in via Rossini. Come al solito sarà un incontro di festa e di celebrazione, dove in prossimità delle elezioni provinciali, i politici locali delle maggioranze di centro sinistra esalteranno a sproposito un intervento che meriterebbe solo silenzio e qualche opportuna riflessione critica.
Non entro nel merito dell’intervento di ristrutturazione del nuovo edifico, che oltretutto non conosco nei dettagli e che sicuramente sarà stato compiuto in modo ottimale. Vorrei ritornare però sulla vicenda di palazzo Gherardi, uno storico palazzo senigalliese, che ospitava da decine di anni l’altrettanto storico liceo classico cittadino e che oggi resta lì, abbandonato a se stesso, vittima dell’immobilismo dell’amministrazione comunale e della totale indifferenza di quella provinciale. La scelta, all’epoca inevitabile di trasferire il liceo in altra sede, visti i problemi strutturali del vecchio palazzo, era stata accompagnata dalla rassicurazione che comune e provincia avrebbero trovato un accordo per la sistemazione del palazzo, in modo tale da restituirlo al prestigioso istituto cittadino. Rassicurazioni che sono rimaste lettera morta. A ciò si aggiunga l’ancora irrisolto ed estremamente grave episodio di furti e scomparse di beni che erano colpevolmente abbandonati da anni nella vecchia sede del Liceo e che un bel giorno non sono stati più ritrovati. Scomparsi, forse sottratti. Per colpa di chi? Sicuramente una colpa dell’amministrazione comunale, che non ha minimamente vigilato sul palazzo. Ho più volte in questi anni interrogato l’assessore ai lavori pubblici, Mangialardi, circa le ipotesi sul futuro del palazzo storico. Non ho avuto mai una risposta, se non quella che le attuali risorse economiche dell’ente non avrebbero consentito una sistemazione del palazzo, né tanto meno il ripristino della vecchia sede del Liceo Classico. Mi sembra francamente una assurdità, quella per cui un ente pubblico, come il nostro comune, continui a possedere un bene di tale importanza, che di fatto sta andando in malora, con gravi problemi strutturali e con costi, che giorno dopo giorno diverranno sempre più esosi per la comunità. Ci dica l’assessore Mangialardi che cosa si vuol fare con quell’edificio. Ci dica quali sono le reali condizioni della struttura. E’ agibile o è del tutto pericolante e inutilizzabile. Per questo motivo chiederò che la commissione consiliare competente possa svolgere in una apposita seduta una visita di ricognizione sullo stato dell’edificio. Ci dica se in realtà c’è la previsione di alienarlo a privati, e se si allora perché questa operazione non viene subito allo scoperto e compiuta al più presto, almeno per garantire maggiori entrate all’ente, evitando che l’edifico sempre più danneggiato venga deprezzato. Qualche anno fa proposi di assegnare l’edificio in via provvisoria alle associazioni della città prive di sede, in modo tale da rivitalizzare l’edificio e rassegnare ad esso un ruolo nella vita del centro storico. Proposta a cui non ho mai avuto una risposta. Insomma l’inaugurazione della nuova sede del Liceo Perticari non è un successo, né un traguardo conquistato, ma un mero ripiego, di fronte all’impotenza e l’incapacità amministrativa di garantire ad istituto la sua sede storica. Parola di un inguaribile nostalgico.
Alessandro Cicconi Massi Capogruppo FI - PPE
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