Riguardo alla intenzione di aumentare l’addizionale IRPEF del 2 per mille, secondo la proposta della Giunta Municipale di Senigallia, che porterebbe al 4 per mille la quota della tassazione aggiuntiva operata a livello comunale, ribadisco la mia netta contrarietà rispetto al una misura che contribuirebbe a ridimensionare i benefici della riforma fiscale nazionale e farebbe ricadere sugli strati sociali più deboli i costi del risanamento del bilancio comunale.
Altre sono le strade da percorrere che possono permettere risparmio e contenimento della spesa, a partire da una verifica, capitolo per capitolo, del bilancio consolidato e stratificato negli anni, in modo da individuare quelle correzioni, sia in entrata che in uscita, che garantiscano la stabilità finanziaria senza ulteriori aggravi per le famiglie. Ad esempio, è possibile una migliore progettualità anche finanziaria nella gestione della Rotonda, del Teatro e di altre iniziative di promozione locale, una valutazione del peso della struttura dirigenziale, oggi particolarmente massiccia, una maggiore oculatezza nelle spese di funzionamento, la lotta all’evasione e all’elusione fiscale operata anche attraverso la revisione degli estimi catastali dove necessaria, ed altro ancora. Solo in presenza di queste misure, sarà possibile pensare all’adeguamento dell’addizionale IRPEF che, però, dovrebbe essere applicata prevedendo un’ampia fascia di esenzione, in sintonia con la politica redistributiva nazionale ed i principi di progressività fiscale contenuti nella Carta Costituzionale, salvaguardando così i redditi di quelle famiglie e di quelle persone che oggi si trovano in grande difficoltà.
Roberto Mancini Capogruppo Consiliare Partito della Rifondazione Comunista Comune di Senigallia
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