Tempo di bilancio di previsione, tempo di proposte, ed anche di promesse, che troppo spesso restano sulla carta e non hanno una loro reale attuazione. Faccio riferimento alle politiche sulla viabilità e mobilità urbana del nostro comune, che dopo la stagione del “proibizionismo” automobilistico, quella del terribile 2004, in cui si è data piena attuazione al programma di chiusura del centro storico, pallino dell’assessore verde Ceresoni, oggi vedono un sostanziale immobilismo e l’assenza di qualsiasi tipo di programmazione ed intervento propositivo.
E’ di ieri il mio intervento in commissione consiliare nel quale ho chiesto proprio all’assessore Ceresoni in che modo l’amministrazione avesse intenzione di intervenire sulla situazione insostenibile di viabilità e sosta che si è ormai da circa due anni sviluppata in alcune zone della città, prospicienti al centro storico tra cui il vecchio piano regolatore a sud ed il quartiere del porto e di via verdi al nord. Zone pensate da avveduti amministratori del passato come bei e tranquilli quartieri residenziali, ed oggi, a causa di politiche della viabilità sbagliate, ridotte ad una grande area di “pressione” (sic! parole queste dello stesso assessore alla mobilità) verso il centro storico ormai interdetto al traffico e di fatto anche alla sosta. E’ sempre più grande il disagio dei residenti che si trovano in una condizione di insostenibilità. E’ altrettanto evidente che quelle strade, oggi invase dalle auto, fino a qualche anno fa assolvevano appieno e senza alcun disagio per la città la loro funzione: garantire la mobilità e la sosta per i residenti e per pochi altri passanti automobilisti. Oggi la situazione si è capovolta: sempre più difficile ed economicamente insostenibile la sosta in centro, sempre maggiore è la tendenza degli automobilisti a spostarsi nelle zone circostanti, che diventano, per assurdo off-limits agli stessi residenti. In sede di discussione del bilancio ho chiesto all’assessore Ceresoni se vi fossero in previsione per ovviare a tale problematica. La risposta: una ovvia constatazione sullo stato di fatto e forse la previsione di aree di sosta riservate ai residenti, senza cifre né certezze. Nulla più. Quello che stupisce ancor di più, è invero la pervicacia con la quale non si vuole ammettere che tale situazione così detta di “pressione” in queste zone ha un responsabile con nome e cognome: quello dello stesso assessore alla mobilità, che con la politica della sosta a pagamento e delle proibizioni nel centro, non ha fatto altro che ridurre gli spazi e spostare i problemi. Avremmo preferito per il 2007 un diverso approccio, magari di riflessione attenta ed obiettiva sui risultati ottenuti da questa politica di chiusura, priva della connotazione ideologico - ambientalista di facciata che invece viene a spada tratta condotta da Ceresoni e la maggioranza.
Alessandro Cicconi Massi Capogruppo Forza Italia - PPE
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Scritto da Visitatore il 2007-02-28 15:02:56 Buongiorno, da 19 anni la mia famiglia trascorre 3 settimane, sempre a luglio, in un Vostro albergo. Ovviamente sono soddisfatto della struttura alberghiera e della professionalità di chi vi opera. Solo vi chiederei: provate ad uscire dall'autostrada per raggiungere la rotona. Da 19 anni la via di accesso alla rotona ha le stesse buche, lo stesso asfalto che imprigiona le radidi degli alberi, la stessa via crucis a causa dei semafori poco intellig enti e il traffico di luglio. Da anni mi chiedo se la viabilità di Senigallia è gestita da topo gigio. Mi sono fatto un'idea: il Comune se ne frega e forse ha ragione. Tanto traffico, strade e piazze sporche, lungomare tartassato dai vigili, sono un buon deterrente per i turisti. Solo una cosa: ma perchè sprecare denari in pubblicità se si vuole limitare le presenze?
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