Non è trascorso nemmeno un mese dalla “ triste sera “ (30 gennaio u.s.) in cui il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di previsione per il corrente anno ,che già è calato il silenzio sulla manovra finanziaria del Comune che influirà sulla vita dei Senigalliesi nel 2007 e non solo. Perché non accada,come purtroppo spesso avviene ,che tutto vada a finire nel dimenticatoio, facendo leva sulla rassegnazione dei cittadini che sono costretti ad accettare “ob torto collo”la situazione anche se di forte disagio in particolare per i meno abbienti, riteniamo necessario per maggiore chiarezza e comprensione dei fatti, ritornare su di un aspetto particolarmente significativo (le Tasse!) che ha caratterizzato il percorso di approvazione del bilancio in Consiglio comunale.
E’ bene ricordare che la Legge Finanziaria dello Stato per il 2007 prevede a favore dei Comuni la possibilità di aumentare per l’anno 2007 l’ammontare dell’aliquota relativa all’addizionale comunale della imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) fino all’8 per mille; dando inoltre la possibilità di “stabilire una soglia di esenzione in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali”; Il Comune di Senigallia nella seduta Consiliare del 30 gennaio u.s. ha approvato l’aumento della propria addizionale raddoppiandola ,portandola cioè dal 2 al 4 per mille ed esentando i redditi annui complessivi fino a 12.000 euro,indipendentemente dal numero delle persone che compongono la famiglia. Poiché per i redditi superiori a tale soglia l’aliquota si applica per l’intero reddito e quindi non soltanto sulla parte eccedente, succede che un reddito non superiore a 12.000 euro non paga nulla e chi invece ha un reddito di 12.001 euro paga la tassa, non sull’euro in più, ma sull’intera somma !!
Il COORDINAMENTO CIVICO e cioè l’insieme delle due Liste Civiche “Liberi per Senigallia” e “Lista Marcantoni “ aveva presentato un emendamento al Bilancio 2007 contro la scelta della Giunta dell’ unica soglia di esenzione (12.000 euro), dettata da una interpretazione restrittiva della norma,che non coglie lo spirito della legge la quale consente anche una diversa applicazione
L’emendamento in questione prevedeva di determinare la soglia di esenzione per fasce di reddito in relazione alla composizione numerica del nucleo familiare in modo tale che ai fini del calcolo dell’addizionale comunale dell’IRPEF fossero esentati i redditi complessivi dei nuclei familiari non superiori a : 12.000 euro per i nuclei costituiti da una sola persona 14.000 euro per i nuclei costituiti da due persone 16.000 euro per i nuclei costituiti da tre o più persone “
Ora l’avversa decisione del Consiglio come sopra indicata , non solo vanifica l’efficacia della rimodulazione dell’IRPEF prevista dalla finanziaria per i redditi inferiori, ma arriva anche a far pagare di più dello scorso anno a quei contribuenti che le nuove aliquote invece dovrebbero avvantaggiare e cioè i redditi medio-bassi e bassi. Inoltre l’aumento dell’addizionale IRPEF stabilito dal Comune di Senigallia si aggiunge ai rincari generali stabiliti a livello nazionale : bollo auto , canone TV, bollette forniture domestiche varie, rate dei mutui sulla casa, tickets sanitari, aumento del costo della vita in generale oltre a sommarsi agli aumenti degli altri tributi locali, che certamente pesano molto sui ceti meno abbienti. Inoltre a tutto quanto sopra indicato si aggiungerà entro l’anno ( dal 1 Nov.) l’ulteriore pesante onere dell’ICI che deriverà dalla revisione delle rendite catastali delle case.
Il Coordinamento delle Liste Civiche nel fare le sua proposta ha tenuto conto che l’ISTAT per il 2006 stima il valore della spesa per i consumi ,al di sotto del quale una famiglia di due componenti viene definita povera, in circa 1.000 euro al mese (dati ufficiosi),per cui la soglia di esenzione per pagare le tasse indicata dal Comune in 12.000euro lordi di reddito si identifica addirittura nella soglia stessa della povertà. (da tassare secondo questa Giunta !) Si era anche tenuto conto del presunto minor gettito di entrate per il Comune,quantificato in circa 400.000 euro, che la nostra proposta avrebbe determinato rispetto alla scelta fatta dalla Giunta. Questa minore entrata tributaria poteva essere tranquillamente coperta da un taglio di appena l’1%.(pari a circa 400.000 euro) delle sole “Spese Correnti “ che ammontano ad oltre 40 milioni di euro( dove più facilmente si annidano gli sprechi),la qual cosa non avrebbe certamente turbato l’equilibrio di Bilancio,né tantomeno la capacità d’intervento dell’Amministrazione data l’esiguità del taglio proposto ,se poi si considera che le sole spese di rappresentanza e di indennità di carica e di presenza in capo al Sindaco ammontano a circa 400.000 euro. Nonostante la giustezza delle nostre proposte il Consiglio ha bocciato l’Emendamento anche se con un solo voto di scarto : 13 voti contrari della Maggioranza e 12 favorevoli dell’Opposizione che si è potuta avvalere però del voto favorevole di un rappresentante della Margherita e di una astensione (inspiegabile) del rappresentante di Rifondazione Comunista e della momentanea “assenza strategica” di altri quattro esponenti della maggioranza ,tre dei quali D.S. ed uno Margherita. Purtroppo l’assenza per motivi di lavoro fuori sede del consigliere di “Liberi per Senigallia” Roberto Paradisi non ci ha consentito di pareggiare il conto. Crediamo che non è solo un dovere di cronaca riportare l’esito della votazione il cui significato politico è evidente, ma soprattutto è la dimostrazione che fosse un provvedimento da condividere per la vera salvaguardia dei redditi bassi o medio-bassi.L’approvazione dell’emendamento avrebbe rappresentato un atto di giustizia sociale e di equità fiscale che solo l’assurdità dell’atteggiamento di chi governa la città ,spesso lontano dalla realtà dei cittadini che debbono affrontare le difficoltà della vita di tutti i giorni con redditi insufficienti, non ha consentito di portare a buon fine il provvedimento. Certo , per chi è ai vertici del Governo locale magari beneficiario di ben altri redditi , è difficile comprendere come sia duro ed avvilente sopravvivere con un reddito di mille euro al mese o poco più,e come sia arduo se non impossibile arrivare a fine mese per tante persone che non sono solo anziani o pensionati ma anche giovani coppie o famiglie monoreddito con figli!
Per il “Coordinamento Civico” :Lista “Liberi per Senigallia” e Lista “Marcantoni” Vincenzo SAVINI -Vice Presidente del Consiglio Comunale-
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Scritto da Visitatore il 2007-02-19 14:04:01 non lo trovo assolutamente giusto. senigallia inizia ad essere una citta' che sta stretta in tutto e non offre niente a cominciare dai parchegghi che sono a pagamento anche nei posti più impensati.Lavoro in centro, lo stipendio fa ridere, ditemi voi come si riesce ad arrivare dappertutto
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