E’ proprio strano questo inverno! Oltre al risveglio anticipato degli animali in letargo, alla perdurante presenza di insetti tipicamente estivi, alla fioritura anticipata di molte specie arboree, anche la specie umana sta scontando le conseguenze di questa temperatura innaturale. Incomprensibili sproloqui, perdite repentine di memoria, confusione logica e mentale ne sono le manifestazioni più evidenti. Non ci spiegheremo altrimenti lo straparlare da parte di alcuni esponenti della maggioranza in merito alle dimissioni di tutta l’opposizione dalla V commissione consiliare.
A cominciare dal presidente del consiglio comunale che si affanna a dichiarare a destra e a manca il suo ruolo di garante super partes. Garante soprattutto della sua parte politica, come quando usa il ritardo “tattico” nell’apertura di vari consigli quando manca il numero legale per l’assenza dei consiglieri della “sua” maggioranza; o quando è giustamente fiscale nel rispetto dei tempi di intervento in consiglio, ad eccezione naturalmente di quando parla il “suo” sindaco; o quando si affretta a rispedire in commissione argomenti non graditi alla “sua” maggioranza ben sapendo che nelle commissioni verranno affossati; o quando ancora fa dichiarazioni fuori luogo nel momento in cui decide (lui o chi per lui), prima che qualcuno ne faccia esplicita richiesta, che non si può ricorrere al voto segreto subodorando l’insorgere di problemi di tenuta della “sua” maggioranza. Ma gli effetti più gravi di questo strano clima li si riscontra sulle produzioni della memoria. Infatti il presidente della commissione cultura Roberto Mancini – e questo naturalmente ci preoccupa – non riesce più a ricordare quando fu proprio lui, un anno fa, a sollevare in modo eclatante l’impossibilità di lavorare in commissione per la costante assenza dell’assessore Papa e per la mancanza di qualsiasi proposta. Se male non ricordiamo, arrivò al punto di minacciare le dimissioni, denunciando una situazione insostenibile, condivisa anche da alcuni esponenti della Margherita e da qualche rappresentante dei ds. Ora invece si affanna a dichiarare che tante sono le cose di cui la commissione si deve occupare: il progetto Vapertec (spiegato in maniera raffazzonata e confusa non dall’assessore competente Papa ma dall’assessore al bilancio), la consulta delle associazioni culturali, il regolamento per l’uso della Rotonda, da più di un anno richiesto dalla minoranza. Ma il presidente Mancini dimentica ancora – ahimè – che la commissione cultura investe i soldi dei senigalliesi (molti); in che modo questi vengono finalizzati alla crescita culturale del territorio, in che maniera si integrano con la politica turistica, perché ormai anche i bambini sanno che la cultura è forte strumento di promozione territoriale e turistica. Su questo tutto tace e ci si arrovella su questioni di formalità giuridica. Il problema, caro presidente del consiglio comunale e caro presidente della commissione, è politico e si può risolvere solo in chiave politica, cioè a dire pretendendo da chi si candida a fare il pubblico amministratore competenza, attenzione, dialogo, condivisione ma soprattutto progettualità compatibile con le esigenze della città, perché queste sono le uniche condizioni che possono permettere un reale e proficuo sviluppo della gente e del territorio che si amministra. Altrimenti tenetevi pure tutte le commissioni che volete, che tanto ci sarà sempre qualcuno che deciderà per voi. Magari ripagando la vostra assenza di memoria o la vostra servile accondiscendenza con qualche poltrona, o meglio poltroncina.
FABRIZIO MARCANTONI DANIELE CORINALDESI ENZO MONACHESI VINCENZO SAVINI ROBERTO PARADISI
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