Le bugie hanno le gambe corte e le sprezzanti repliche del vice-sindaco Guzzonato che, fino a ieri, negava l’ipotesi di una possibile vendita di Palazzo Gherardi, dimostrano quale sia il livello di credibilità e di affidabilità dei nostri amministratori. Lo stile di Guzzonato assomiglia a quello del presidente della Provincia Giancarli: fornire assicurazioni compiacenti in pubblico e lavorare in modo contrario nell’ombra. Quanta mediocrità in questo modo di fare politica. Ora è chiaro: si vuole vendere presto Palazzo Gheradi, come sempre il Comitato Salviamo il Classico prima e il nuovo comitato ora ha sempre sostenuto
C’è una proposta di acquisto, c’è una Giunta smascherata dalla stampa che si riunisce e valuta, ci sono progetti speculativi di cui si discute. Forse, c’è già un destino scritto per Palazzo Gherardi. Un destino scritto da anni, suggellato dalle parole sintomatiche del vice-sindaco che, qualche giorno fa, dichiarava (smentito poi dal collega Mangialardi) che non aveva alcuna intenzione di stanziare un solo euro per mettere in salvaguardia un edificio di cui non si conosce il futuro utilizzo. Come se sistemare un tetto per evitare le gravi infiltrazioni non fosse un’opera conciliabile con qualsiasi futura destinazione. La realtà è che se qualcuno ha già deciso di vendere Palazzo Gherardi e sbarazzarsi così, per una mera speculazione edilizia, di un patrimonio storico e culturale inestimabile per la città , è evidente che la decisione è stata già presa. Attenzione: è su queste operazioni che si gioca il futuro e l’identità di una città. Gente senza cultura e senza tradizioni, vuole dare il colpo finale a Palazzo Gherardi, l’immagine stessa della cultura senigalliese. Bisogna salire sulle barricate. Barricate pacifiche e democratiche, ma solide. I cittadini sono chiamati a una mobilitazione senza precedenti. Il Comitato continuerà a raccogliere le firme per fermare la vendita e per destinare l’immobile a palazzo della cultura e se, come annunciato da qualcuno, le opere e gli strumenti ancora custoditi dentro Palazzo Gherardi, nell’ambito del progetto inaccettabile di progressivo smantellamento, verranno trasferiti in altre città, i consiglieri comunali di opposizione, i senigalliesi che hanno a cuore la nostra identità e la nostra cultura e i parlamentari dei nostri collegi saranno chiamati a presidiare anche fisicamente, se occorre (speriamo di no), gli ingressi dell’immobile. Una cosa è certa: i cittadini non possono più fidarsi di questi amministratori. Vice-sindaco in testa.
Roberto Paradisi Consigliere comunale e membro del Comitato “Salviamo i Classici”
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