Sulla variante Arceviese Rifondazione ha sollevato due questioni di fondo che senza entrare nei dettagli tecnici possiamo così sintetizzare: 1. la conurbazione definitiva di tutto quel territorio da Borgo Bicchia a Vallone, aggravata dalla recente selvaggia urbanizzazione di Borgo Passera 2. L’Oasi naturalistica della Cava di S. Gaudenzio, non aveva certo bisogno di una “fascia di protezione agricola” che permetterà l’edificazione di diverse decine di migliaia di mq., una potenzialità edificatoria eccessiva, all’interno di un’area che si vuole proteggere.
L’altro problema sollevato sono gli 8 ettari del nuovo Centro Direzionale, prospiciente il casello autostradale ribaltato che, oltre a costituire uno dei fattori di conurbazione, si presenta come un doppione di altre aree già esistenti, con una estensione particolarmente significativa e rappresenterà certamente un nuovo e potente recettore di traffico veicolare. Non ha nessun senso interrompere la nuova statale arceviese alla rotatoria di Borgo Bicchia, trasformandone gli ultimi 500 mt. in strada urbana. Se l’ambiente peggiora, oltre a peggiorare la vita di chi ci abita e lavora, si avranno ripercussioni economiche e sociali negative per tutti. Nel nostro territorio, come un po’ dappertutto in mancanza di un piano di assetto urbano e territoriale che contempli alcuni obbiettivi e filosofie generali, si sta procedendo con varianti su varianti da troppo tempo. A Senigallia la situazione è questa: circa 20.000 appartamenti di cui circa 9.000 vuoti e 12.000 sotto i 45 mq.: altro che ecopiano! A meno che non si voglia far passare per ecopiano qualche striscia colorata e qualche alberello in più. Da tempo e non da oggi, Rifondazione solleva il problema in tutte le sedi per cercare di sostituire la quantità del costruito con un nuovo processo pianificatorio basato sulla qualità, ma la “verifica” da noi richiesta ormai da un anno non si è mai tenuta. Questi punti non sono stati presi in alcuna considerazione da parte delle altre forze di maggioranza, sul merito dei quali ci è stato negato persino quel diritto che spetta ad ogni forza politica che partecipa al governo della città. Prendere o lasciare è stata la risposta, nemmeno un allungamento dei tempi per approfondire. Altro che “posizioni velleitarie e propagandistiche in tempo di campagna elettorale”. Lo stesso emendamento del Sindaco per la riduzione dell’edificabilità su tutto il territorio comunale e la cassazione tempo fa dell’impianto di rottamazione a ridosso delle case del Vallone, e non ce ne vogliano le altre forze di maggioranza, sono anche il frutto del testardo impegno di Rifondazione e ce ne attribuiamo una buona parte di merito. Ci saremmo aspettati, in questa vicenda, un diverso atteggiamento da parte di Verdi e PCdI, forze a noi più vicine, se non sulle nostre proposte e obiettivi, almeno sull’instaurazione di un metodo di confronto capace di coinvolgere l’intero «campo della sinistra» che non è caratterizzato solo dalle organizzazioni politiche, ma che investe anche la ricchissima presenza di esperienze associative, di ricerca, di lotta sociale, di attività culturali. Culture che cercano di esprimere una nuova narrazione della società e del mondo, dinanzi al crescere delle nuove e vecchie contraddizioni espresse dalla crisi di un modello di sviluppo distruttivo dell'ambiente. Chi si attarda ancora in alchimie e in tentativi di rallentamento di quello che è già nel corso delle cose è fuori dalla storia e difende soltanto il proprio piccolo giardino. Rifondazione è da anni ormai impegnata nella costruzione di uno schieramento più ampio che faccia fare un salto di qualità alla rappresentanza politica della sinistra. “Sinistra Europea” è solo il primo passo di questo processo. Anche la scelta dei candidati, una (CINZIA RUGGERI) proveniente dal mondo del lavoro e uno (FRANCESCO MANCINI) dal mondo dell’ambientalismo, nei collegi di Senigallia alle prossime elezioni provinciali vanno in questa direzione: Rifondazione, con il suo segretario (FABRIZIO PETROLATI) garantisce questo processo di apertura.
Il Direttivo del Circolo di Senigallia
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