Pubblicato lunedì, 30 luglio 2007 16:42 - Letture Articolo 2827 - Condividi 
"Ceresoni e compagni si sentono al di sopra della legge"

Roberto Paradisi
La parabola politica di Simone Ceresoni è ben spiegata dall’ultimo atto di arroganza che si è consumato in consiglio comunale. L’assessore, citando a sproposito un mio precedente intervento in consiglio, prima, ha tentato di far passare l’idea che io avessi appoggiato precedentemente l’installazione delle antenne in luoghi vietati dalla legge (ennesima bugia dell’assessore più scorretto della Giunta).

Poi, a fronte della mia formale richiesta di consegnare e rendere così pubblico il verbale del mio intervento (in cui, in realtà, dicevo esattamente il contrario tanto da esprimere voto contrario alla proposta dell’assessore), il “democratico” e “trasparente” Ceresoni si rifiutava e mi intimava di fare formale richiesta a norma della legge 241 del 1990 e rispondendo di avere trenta giorni a disposizione per consegnare gli atti. Ignorando, peraltro, le prerogative dei consiglieri comunali. Alla faccia della trasparenza! Ecco, questa è la fotografia dell’assessore che gioca a fare lo scout e che ieri, ancora una volta con la prepotenza che è propria di coloro che si inebriano per i piccoli privilegi del potere locale, è intervenuto sulla querelle delle antenne attaccando l’opposizione (non tutta, naturalmente). Resta emblematico comunque il fatto che, a difendere a denti stretti e sulla stampa una delibera che viola palesemente una normativa regionale e calpesta il diritto alla salute tutelato dalla legge dei cittadini senigalliesi, sono soprattutto i verdi. Che continuano a tutelare le foche monache e gli animali domestici abbandonati ma se ne fregano della salute dei cittadini fino ad arrivare a violare coscientemente una legge regionale, come ha ammesso Stefano Schiavoni dei Ds (precedentemente lo aveva fatto il comunista Mancini). Il problema è proprio questo: questa gente – che invoca il senso di responsabilità (quale?) della maggioranza - si sente al di sopra persino delle leggi. Ciò che comunque suscita più fastidio è il tono da “educandi” del popolo ritenuto (da loro) “bue” dei vari Mancini, Bacchiocchi, Castriota e Ceresoni. I quali trattano i cittadini, molto più consapevoli dei diritti e delle norme in materia di questi signori, come dei beoti che si fanno prendere in giro dai consiglieri di opposizione. E’ la vecchia sindrome della sinistra “illuminata” pronta a guidare il popolo bifolco. Attenzione però, perché i “bifolchi”, ogni tanto perdono la pazienza.

Roberto Paradisi

Consigliere comunale Liberi Per Senigallia

Presidente Circolo della Libertà Senigallia

Commenti
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Scritto da Visitatore il 2007-08-09 09:35:26
in compenso è un bell'uomo (Ceresoni) mica si può avere tutto

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