In qualità di consigliere comunale rivolgo all’amministrazione la seguente interrogazione. Dal 25 giugno l’amministrazione comunale ha deciso di dare al via l’operazione “più vicini, più sicuri”, mediante la quale postazioni mobili della polizia municipale sulla base di un calendario prestabilito, sarebbero state dislocate nel territorio comunale, in particolare nelle frazioni. L’obiettivo che l’amministrazione ha perseguito con tale progetto sarebbe stato quello di “ridurre il sentimento di insicurezza percepito da quanti abitano nelle frazioni di Senigallia e nei quartieri più popolosi della città, sopratutto dalle categorie più indifese.
L’amministrazione ha ammesso, così come scritto nel volantino ampiamente diffuso nella città, che queste persone sono a rischio vittimizzazione in quanto obiettivi facili da colpire da quanti sono dediti ad attività criminose. Rispetto a questo tipo di progetto, non si può che esprimere un giudizio positivo, in quanto ai principi ed ai obiettivi perseguiti. E’ anche importante che l’amministrazione abbia iniziato ad ammettere che in alcune zone della città esiste palpabile un reale sentimento di paura, dovuto non alla facile impressionabilità della popolazione, ma ad una reale e sempre crescente incidenza di eventi criminosi che colpiscono la popolazione più debole, ma anche le molteplici attività commerciali ed economiche del territorio. Troppo spesso nel recente passato purtroppo anche questa amministrazione comunale, di fronte alle innumerevoli sollecitazioni provenienti dalla cittadinanza, oltre che ovviamente dalla minoranza consiliare, ha semplicemente e sbrigativamente sottovalutato l’allarme che veniva lanciato, accusando di ingiustificato allarmismo e facile demagogia chi invece si faceva portavoce di un reale disagio che è pericolosissimo, nonché inaccettabile non comprendere ed aiutare. Oggi l’amministrazione comprende questa situazione e corre ai ripari. Bene! Ma ciò non basta, perché è veramente assurdo, come nel piano di sicurezza attuato e dislocato nella città, manchi il punto del centro cittadino che rappresenta il buco nero nel sistema di sicurezza senigalliese. Mi riferisco ovviamente alla zona di Via Carducci e delle strade limitrofe, oggi ad esclusivo appannaggio di “gruppi” che troppo spesso indisturbati agiscono ben oltre ai limiti della legge. Questa zona necessita da tempo una maggiore sicurezza. Si era parlato di impianti di video-sorveglianza, ma ad oggi ancora nulla è stato fatto. Oggi i residenti ed i commercianti, sia italiani, che stranieri, hanno evidente paura. Le attività economiche sono costrette a spostarsi. A fronte dell’enorme spesa sostenuta per la riqualificazione urbana della strada, si è avuto un vero e proprio fenomeno di spopolamento e di abbandono del rione. La causa è la crescente paura! Ecco allora perché non posso accettare che questa zona sia stata dimenticata dal piano di sicurezza adottato dall’amministrazione. E non ci si dica che i controlli nella zona rientrano nella normale attività di verifica che viene giornalmente effettuata. Non è così, ed in ogni caso non basta! Questa zona per le sue peculiarità necessita di un controllo compiuto costantemente, senza alcuna inflessione e con personale quantitativamente adeguato e dotato di mezzi capaci di prevenire e reprimere. Già in passato come forze di minoranza avevamo avanzato la possibilità di istituire proprio in via Carducci un posto fisso di guardia della polizia municipale (basterebbe prendere in affitto uno dei tanti locali vuoti nella strada). Nel frattempo è evidente ed elementare che una postazione mobile, eventualmente alternata con le altre forze di pubblica sicurezza del territorio potrebbe essere messa in atto, senza grandi problemi. Premesso tutto ciò chiedo all’amministrazione: 1. A quali risultati abbia portato il progetto “Più vicini, Più sicuri” nell’intero territorio comunale, in particolare quante segnalazioni e contatti vi siano stati tra cittadinanza e forze di polizia presenti; 2. Per quale motivo dal progetto sia stata esclusa la zona di Via Carducci e vie limitrofe; 3. Quale sia la quantità di interventi computi in questa estate dalle forze della polizia municipale nel quartiere Porto; 4. Se sia intenzione istituire ed a che punto si trovi la progettazione per la realizzazione di impianti di video sorveglianza nella zona sopradetta; 5. Se risulti possibile e sia intenzione dell’amministrazione realizzare un posto fisso di guardia proprio in Via Carducci, e nel frattempo aumentare la presenza della polizia municipale, con postazioni mobili da alternare nella vigilanza costante con le altre forze di pubblica sicurezza. Sicuro di un certo riscontro, rivolgo i più distinti saluti
Il Capogruppo Consiliare Dott. Alessandro Cicconi Massi
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