Prendo atto con enorme rammarico e stupore che l’amministrazione comunale e la maggioranza di centro sinistra hanno bocciato la proposta avanzata dai gruppi di minoranza per la realizzazione di un posto fisso di guardi della polizia municipale in via Carducci e nel rione porto. E’ inutile che l’amministrazione parli di sicurezza, quando poi la gente, sia cittadini italiani che cittadini extracomunitari, i nuovi cittadini di Senigallia, sono costretti a vivere e lavorare in quella zona in una situazione di profonda insicurezza.
Insicurezza che nasce non cero dalle fantasie della popolazione, ma dal fatto che in quelle strade cittadine, oltretutto di un quartiere storico di pregio architettonico ed urbanistico, tra cui la rinnovata via Carducci, è all’ordine del giorno il verificarsi di eventi di criminalità diffusa: spaccio, risse ed eventi violenti di diverso genere. La proposta avanzata dal centro destra in tono assolutamente privo di intenti ideologici, o tanto meno demagogici, voleva semplicemente costituire la base per una forte e chiara politica di prevenzione. Sarà inutile nonché molto più costoso economicamente e socialmente intervenire quando la situazione in quel quartiere sarà intollerabile. Sarebbe stato molto più efficace ed efficiente predisporre un punto di riferimento fisso per la cittadinanza nello stesso quartiere. Sarebbe bastato prendere in locazione uno dei tanti locali sfitti della zona e quindi adibirci una postazione fissa della polizia municipale. Una sorta di avamposto, che più per attuare atti di repressione, avrebbe rappresentato una forma di utile deterrente verso tutti coloro che in quelle zone non amano passeggiare o lavorare, bensì vivere grazie ad espedienti troppo spesso ben al di la della legge. La sinistra cittadina non ha ancora appreso la lezione che gli stessi “compagni” di mezza Italia stanno invece attuando. Le città del nord stanno dimostrando una sempre più forte insofferenza nei confronti dei quotidiani atti di sopruso e di violazione della legge. Ed ecco che oggi corrono maldestramente ai ripari: basti vedere i muri di Padova, le pistole di Ancona, gli arresti di Firenze o le continue polemiche a Bologna. Oggi a Senigallia, grazie alla nostra proposta avremmo invece dato un segnale importante. Altro che “militarizzazione” del rione Porto, bensì riqualificazione della zona. Infatti per parlare di riqualificazione non basta semplicemente rifare il selciato della via, ma anche mettere in atto tutte le politiche per garantire legalità e sicurezza. La responsabilità è della sinistra locale la quale è caduta di nuovo nella pericolosa sindrome “buonista”.
Alessandro Cicconi Massi Capogruppo Consiliare Forza Italia - PPE
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Evviva i buoni e il buonismo Scritto da Visitatore il 2007-09-21 13:49:23 Definizione di buonismo tratto dal dizionario Garzanti: "s. m. nell'uso giornalistico, l'atteggiamento di chi in politica privilegia una condotta di collaborazione piuttosto che di scontro con gli avversari." In questo non ci trovo nulla di pericoloso e non ci vedo nessuna sindrome da combattere. Anzi. Inoltre, il non avere una "postazione fissa" dei vigili, non vuol dire necessariamente lasciare il quartiere alla deriva. Le risorse economiche ed umane destinate a gestire una postazione fissa, potrebbero essere usate per aumentare il numero dei vigili in pattugliamento, nel caso se ne verificasse la necessità. Alla prossima polemica. | Scritto da Visitatore il 2007-09-21 14:23:34 | |