E’ giunta l’ora che l’amministrazione comunale capisca cosa vuol dire vivere e lavorare nel rione Porto. Ormai l’appello dei cittadini che frequentano quella zona diventa sempre più accorato, come sempre più forte e decisa è la richiesta di legalità.
Non si può ignorare una voce che spesso addirittura disperata sopraggiunge da quella parte della città al di la del fiume Misa, che al pari delle altre zone merita l’attenzione, la comprensione e l’azione da parte dei pubblici amministratori

Ecco perché di fronte all’inerzia della politica locale, o meglio di una parte della politica locale, pervasa da animi “buonisti”, molto spesso segnati dalla non conoscenza diretta delle situazioni, ho deciso di proporre alle commissioni consiliari congiunte 3° e 2° una riunione itinerante nel rione Porto, proprio in quelle ore serali in cui la zona si spopola totalmente di passanti ed avventori dei pochi esercizi commerciali e si riempie di figure poco rassicuranti e che spesso si prodigano in comportamenti ben al di la dei limiti della legalità e del rispetto delle regole di convivenza civile.
Sarà finalmente l’occasione, sempre che assessori e sindaco vogliano aderire a questa proposta, per poter toccare con mano la situazione di questa zona della città, che a detta proprio degli stessi residenti e commercianti viene visitata solo in occasione delle elezioni e di rare inaugurazioni di eventi.
Da quanto tempo ormai la signora Sindaco non fa da sola una passeggiata in Via Carducci o addirittura non beve un caffè in Via Mamiani?
Il centro storico non è solo il Corso principale o il palazzo comunale, ma è sempre stato e sempre sarà anche quello contrassegnato da queste due importanti strade cittadine. Da quanto tempo la signora Sindaco non fa una chiacchierata con i commercianti della zona, sia quelli italiani, sia quelli che definiamo giustamente i “nuovi” cittadini di Senigallia?
Amministrare una città significa anche stare nella strada, vivere quello che succede nella strada, rendersi conto che non si può prendere per buono tutto quello che descrivono i dati ufficiali, quelli magari filtrati ad arte prima che arrivino sulle scrivanie dei politici.
Ed allora spero che questa mia proposta, avanzata congiuntamente ai consiglieri della Casa delle Libertà e gruppo misto, sia accolta con favore dai nostri amministratori.
Che questa visita non sia però l’occasione, come qualcuno potrebbe volere, per incensarsi e per raccontare quello che malamente è stato fatto, ma sia invece un primo momento in cui i cittadini possano dire quello che realmente pensano e possano sfogarsi e la politica in silenzio ascolti e poi altrettanto in silenzio ma con efficacia adotti i giusti ed opportuni provvedimenti.
Ed allora che i presidenti delle commissioni convochino nei tempi regolamentari la riunione itinerante, e che si possa verificare allo stato dell’arte, la situazione terribile della zona: scarsa illuminazione, locali commerciali sfitti o chiusi da provvedimenti della polizia, bande di personaggi equivoci, scarsa affluenza di avventori, strade vuote e sporche, o edifici occupati abusivamente, così come la stampa ha riportato in questi giorni.
Sarà anche questo un modo per far ritornare la politica tra la gente.

Il capogruppo di Forza Italia – PPE
Alessandro Cicconi Massi

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