Il Consigliere Comunale Roberto Paradisi rinnova all'ASUR 4 con una lettere, la sua richiesta di chiarimenti riguardo alla nomina del nuovo primato di chirurgia.
Io sottoscritto Roberto Paradisi, quale consigliere comunale di Senigallia, in riferimento alla Vs missiva del 18.01.2008, significo quanto segue.
1. A Vs avviso, la mia qualità di consigliere comunale non assumerebbe rilievo giuridico in relazione agli atti formati dall’azienda sanitaria ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 267 del 2000 (che, all’art. 43, prevede il diritto di accesso speciale per il consigliere comunale agli atti dell’ente civico). Vorrei sottolineare come il sottoscritto non abbia MAI richiesto l’accesso agli atti in base a tale normativa. Il riferimento è stato surrettiziamente e curiosamente indicato solo da Voi; 2. Come cittadino rappresentante delle istanze della comunità locale, avevo infatti chiesto l’invio degli atti in base alla legge 241 del 1990 che, all’art. 22, prevede il diritto di accesso per quei soggetti portatori di “interessi pubblici o diffusi” (è il caso di un consigliere comunale) di prendere visione degli atti di ogni pubblica amministrazione! Un diritto tutelato in nome dell’imparzialità e della trasparenza della pubblica amministrazione. Vi faccio presente che il diritto di accesso dei consiglieri comunali è istituto speciale rispetto a quello disciplinato dagli artt. 22 e s.s. della legge 241/1990 (così Tar Lombardia sent. 970/2006) che è e resta la normativa principe di riferimento alla quale la Vs Amministrazione ha l’obbligo di fare puntuale riferimento; 3. L’accesso agli atti della p.a., differentemente da quanto da Voi supponentemente sostenuto, non è consentito soltanto a coloro che abbiano un diritto soggettivo o un interesse legittimo “differenziato” o particolarmente “qualificato”. Devono infatti intendersi – PER LEGGE – quali soggetti interessati “tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento” (per tutte: Tar Sicilia sent. 1045/2005). Tali sono gli interessi (pubblici e diffusi) in capo ad un rappresentante istituzionale della comunità locale che ha interesse a rendere pubblici e quindi trasparenti gli atti di una pubblica amministrazione che incidono profondamente sulla vita sociale della comunità stessa. Ritengo che i Tribunali amministrativi regionali abbiano più titoli, rispetto a questa pregiata direzione della Asl, per individuare i soggetti interessati ai quali la legge 241/1990 garantisce il diritto di accesso. 4. Si ritiene di non dover nemmeno rispondere alla Vs poco elegante provocazione riguardante la “concessione” di poter visionare il bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Da una direzione di una importante azienda sanitaria ci si attenderebbe un atteggiamento più serio.
Premesso tutto ciò, quale consigliere comunale portatore di interessi pubblici e diffusi (riconosciuti dalla giurisprudenza costante del Tar e del Consiglio di Stato), avendo titolo e diritto ad accedere agli atti pubblici relativi al concorso per il conferimento di incarico di “Direttore responsabile della struttura complessa nella disciplina di chirurgia generale” conclusosi con delibera del 19.12.2007, torno a chiedere formalmente, ai sensi della legge 241/1990, l’invio di copia non conforme della seguente documentazione:
1) Copia del bando relativo al concorso; 2) Copia dei curricula di tutti i candidati; 3) Copia dei verbali introduttivi della commissione relativi alla identificazione dei criteri da utilizzare per la valutazione delle prove e dei titoli; 4) Copia dei verbali di tutte le prove svolte; 5) Copia delle schede di valutazione di tutti i candidati; 6) Copia della delibera conclusiva del procedimento selettivo; 7) Copia di ogni atto o provvedimento non cognito collegato alla procedura;
Chiedo ancora altresì – atteso che nessuna risposta mi è stata fornita - se risponde al vero la grave circostanza secondo la quale la prova orale si sarebbe svolta a porte chiuse e senza la presenza del pubblico.
La presente da valere ad ogni effetto di legge anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 328 del codice penale (omissione di atti d’ufficio), norma perfettamente operante nel caso di specie.
Distinti saluti.
Senigallia, lì 25.01.2008
ROBERTO PARADISI Consigliere comunale
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Scritto da Visitatore anonimo il 2008-02-05 19:10:09 giusto | |