In qualità di consigliere comunale rivolgo all’amministrazione la seguente interrogazione. Per anni Senigallia, pur non avendo un teatro comunale agibile, poteva vantare la presenza di una struttura che assai adeguatamente assolveva alla funzione di palcoscenico della città
Il cinema Teatro Rossini, nella memoria dei senigalliesi, ha sempre rappresentato un punto di riferimento, sia per quanti l’hanno vissuto come cinema, il più grande ed importante per mezzo secolo della storia cittadina, sia per quanti hanno potuto prendere parte alle manifestazioni culturali ed alle innumerevoli rappresentazioni teatrali che il “politeama” ha ospitato negli anni. Persino l’opera, con la voce dell’indimenticabile Beniamino Gigli ha risuonato nella struttura sita nei pressi della Rocca Rovereresca. Da ricordare il grave errore commesso dalle passate amministrazioni comunali che, assai miopi o spinte da incomprensibili manie di grandezza, hanno deciso di snobbare l’esistente “Rossini” e puntando - “ahinoi” - sulla costruzione dello “scatolone”, ribattezzato Teatro La Fenice, Si sarebbe invece potuto acquisire il politeama, facendo così risparmiare alla collettività miliardi su miliardi ed evitando di stravolgere l’immagine e la storia della città, con quella struttura assai mal vista dai senigalliesi. Oggi avremmo avuto un teatro, che, è giusto ricordare, vantava ben oltre i 900 posti ed assolveva la duplice funzione di cinema e di palcoscenico di grandi dimensioni, idoneo alla messa in scena di qualsivoglia genere di spettacolo. Così non è stato, tanto che la città ancor oggi ne paga le conseguenze (non solo economiche) e continuerà a pagarle care per lungo tempo. Qualche anno fa, con grande entusiasmo è stata appresa la notizia che avrebbe riaperto il politeama Rossini, dopo alcuni anni di forzata chiusura. Si sarebbe realizzato un nuovo cinema multisala, e la ristrutturazione dell’edificio faceva sperare nell’imminenza dell’inaugurazione. Senigallia avrebbe potuto di nuovo vantare un ulteriore spazio culturale sia per la città, ma anche per l’intera regione. Così poi non è stato, le difficoltà incontrate dalla proprietà, l’inaugurazione di una maxi struttura multisala poco fuori la città, hanno di fatto messo in crisi quel progetto sorretto solo da finanziamenti privati. E da allora, seppur sistemato, il cinema – teatro è rimasto chiuso ed oggi versa in stato di avanzato degrado. E’ di pochi anni fa la notizia dell’acquisizione della struttura da parte di un gruppo privato locale. Già tempo fa, proprio in occasione della diffusione di quella notizia, intervenni chiedendo all’amministrazione se fosse a conoscenza degli intenti dei privati o se fossero state presentate richieste di variante urbanistica puntuale. Mi si disse che nulla era stato presentato e che l’attuale destinazione urbanistica del teatro non sarebbe stata cambiata. Oggi, anche in vista della presentazione del Piano Particolareggiato del Centro Storico, la questione che si presenta ritorna ad essere quanto mai attuale. Il punto in cui sorge il cinema Rossini è strategico, vicinissimo alla SS.16 ed in pieno centro storico. Valutato che a quanto sembra dai comportamenti della proprietà non ci sarebbe alcuna intenzione a riaprire una struttura di cinema-teatro, altrimenti ciò sarebbe già stato fatto, è chiaro che gli intenti di chi possiede la struttura possano essere, legittimamente, diversi: orientati, insomma, alla trasformazione urbana. Una trasformazione molto importante, sia per la struttura, sia per tutto il centro storico nel suo complesso. Se fosse rispondente al vero l’intenzione della riconversione della struttura, è quanto mai evidente che l’amministrazione comunale, dovrebbe valutare con grande attenzione la problematica, sfruttando, per quanto possibile, gli effetti positivi che ciò potrebbe portare alla città. Una occasione storica si potrebbe ripresentare sia per la rivalutazione del centro storico, in particolare per la possibilità di dotare la città “murata” di nuovi e numerosi posti auto pubblici. Per tali ragioni, chiedo all’amministrazione comunale, se è a conoscenza degli intenti della proprietà relativi alla struttura del cinema-teatro “Politeama Rossini”. Se siano stati presentate richieste di variante puntuale al PRG, per una riconversione della struttura stessa e qualora ciò fosse avvenuto, quali tempi siano prospettati per l’adozione dei relativi atti amministrativi. Inoltre, chiedo quali siano le intenzioni dell’amministrazione ai fini della massimizzazione degli effetti postivi che tale intervento urbanistico porterebbe alla città ed in particolare al suo centro storico. Sicuro di un certo e sollecito riscontro, rivolgo i miei più distinti saluti.
Alessandro Cicconi Massi
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ricordi Scritto da Visitatore anonimo il 2008-02-05 15:46:42 pensando al cinema teatro Rossini frequentatissimo dai residenti di Senigallia quando allaora esistevano bel altre sale cinematografiche,miritornano in mente quanti bei ricordi di avanspettacolo, cantanti e comici di fama ,commedie teatrali e opere liriche, cose ormai dimenticate.Mi ritirna in mente le nebbia dei fumatori e durante la pausa l'apertura del tetto apribile per il cambio dell'aria.Quanti bei ricordi insieme a Villa Sorriso e la Rotonda dove si poteva frequentare in ogni momento della giornata per trascorrere momenti indimenticabili.Ma Senigallia è cambiata e sotto questo punto di vista in peggio specialmente conme momento di svago per i tanti giovani che non hanno spazi ove trascorrere le ore della giornata.Ma il sentimento che voglio esprimere che allora si viveva con meno frenesia e modernità che non so quanto bene abbiano portato ai giovani che si ritrovano sempre più soli con il proprio essere. L'incontrarsi al testro Rossini rappresentava un punto di riferimento ed in particolar modo il fatto che si poteva assistere ad ogni genere di spettacolo teatrale o cinematografico. Ricordo quando si entrava un giorno della settimana pagando 100 lire per assistete a 2 films.Si dice tanto di ritornare all'antico nelle edificazioni del centro storico e perchè non si pensa a riaprire il Rossini? Oggi si guarda più all'estetica delle cose piuttosto che al contenuto e questo è deleterio.Da un romantico quanto a Senigallia si viveva notevolmente meglio dal punto di vista dello svago e dell'amicizia quella vera che oggi non esiste più. | |