Tra i punti all’attenzione del prossimo Consiglio Comunale del 27 e 28 febbraio, c’è anche la questione della Legge 194 sulla “interruzione volontaria della gravidanza”. Ho ritenuto importante che Senigallia esprima il proprio sostegno a questa legge che si è dimostrata efficace per contrastare l’aborto clandestino e tutelare la dignità della donna.
Salvaguardare e applicare la 194, incentivare la prevenzione e l’informazione, intervenire nelle situazioni di disagio sociale e culturale, rappresentano obiettivi prioritari e di buon senso di fronte alle ripetute e tutt’altro che disinteressate polemiche di queste settimane.
Ritengo infatti che, da un lato, forze conservatrici strumentalizzino di continuo i temi legati alla vita e alla famiglia, e dall’altro, le gerarchie ecclesiastiche stiano operando una invasione di campo.
Del resto, più che una opera di orientamento verso i propri fedeli, ovviamente legittima, stiamo assistendo ad un intervento puntuale verso norme ed istituti della Repubblica che, appartenendo a tutti i cittadini a prescindere dal loro atteggiamento nei confronti delle fedi, non possono essere conformi al punto di vista di una sola comunità.
ORDINE DEL GIORNO SULLA DIFESA DELLA LEGGE 194 SULLA INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA
PREMESSO che
la Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza è stata ed è una norma di civiltà e di dignità per le donne e per la società italiana, il cui valore è stato ribadito da un referendum popolare;
la Legge 194 ha consentito alle donne, innanzi tutto, e alla società italiana di liberarsi dalla piaga dell’aborto clandestino e dal vergognoso affarismo criminale che prosperava con esso e, prevedendo il sostegno alla prevenzione e all’informazione, ha creato le condizioni per ridurre in modo significativo le interruzioni di gravidanza ed ha affermato il principio di autodeterminazione delle donne;
CONSIDERATO che
è in atto un attacco conservatore, sempre più diffuso e violento, ad opera delle gerarchie vaticane e delle forze politiche di centro-destra, che colpisce le donne, i loro diritti e, in primo luogo, la facoltà di decidere sul loro corpo e sulle loro gravidanze, tanto che è maturato un clima di intimidazione e criminalizzazione da cui è scaturito il grave episodio del blitz della polizia presso un ospedale di Napoli;
ci sono tuttora circostanze oggettive che influiscono sul ricorso alla IVG come, ad esempio, condizioni economiche, lavorative e abitative precarie, bassa scolarizzazione, situazioni di grave deprivazione sociale e culturale che coinvolgono spesso donne straniere e che, quindi, una scelta di maternità libera e consapevole è garantita anche da politiche economiche e di welfare che rispondano a nuovi e più acuti bisogni sociali e a una rete di servizi di sostegno alla maternità e alla genitorialità;
IL CONSIGLIO COMUNALE
esprime la propria assoluta contrarietà a qualsiasi modifica della Legge 194, giudicandola un’ottima legge, frutto di una conquista di civiltà e di battaglie storiche delle donne e degli uomini di questo paese;
dà mandato alla Giunta
- di sostenere, in collaborazione con la ASL, le iniziative di prevenzione, rivolte a tutti giovani e, in particolare, alle donne straniere, attraverso l’educazione alla sessualità responsabile e consapevole e la promozione dell’utilizzo dei mezzi di contraccezione;
- di promuovere e rafforzare la rete di sostegno economico e sociale a favore di donne economicamente svantaggiate.
Roberto Mancini Gruppo Consiliare del Partito della Rifondazione Comunista
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