Sono con il corpo dei vigili urbani. L’attacco portato dal sindaco Angeloni ai nostri ragazzi in divisa non ha precedenti e rasenta lo scontro istituzionale che, soprattutto quando vi è di mezzo la sicurezza, dovrebbe essere evitato da un amministratore accorto e intelligente. I vigili urbani di Senigallia, a causa delle gravi mancanze dell’Amministrazione comunale e, in particolare, dell’atteggiamento ostile del sindaco Angeloni (spalleggiata purtroppo dal dirigente Brunaccioni), lavorano in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza e di profondo disagio.
Voglio denunciare pubblicamente, a tal proposito, un fatto di una gravità inaudita che la dice lunga sulle condizioni disastrose in cui operano i nostri vigili. Sono venuto a sapere che, poche settimane fa, un agente di polizia municipale ha subito un pericolosissimo incidente al poligono di tiro di Pesaro a causa della vetustà delle armi in dotazione al corpo. Esercitandosi al tiro (come prevede la normativa), all’agente si sarebbe inceppata la obsoleta e superata beretta in sua dotazione e il colpo sarebbe rimasto in canna. Solo per miracolo le conseguenze non sono state drammatiche. Denuncio tale gravissima vicenda facendo anche presente che si tratta, nel giro di pochi anni, del terzo caso di questo genere. Preannuncio anche una interrogazione comunale a seguito della quale valuterò anche se interessare direttamente la Prefettura. I vigili operano con armi vecchie anche di trenta anni, mettendo così a repentaglio la loro sicurezza e quella dei cittadini. Da anni inoltre non vengono investite risorse per sottoporre i vigili urbani a visita psicofisica per il rilascio dell’autorizzazione al porto d’armi (adempimento previsto per legge). In tale contesto di totale disattenzione, si inserisce la vicenda delle legittime rivendicazioni dei sindacati e del corpo nei confronti della pubblica amministrazione. Se si vuole investire sulla sicurezza, occorre anche investire risorse finanziarie. E’ giusto e sacrosanto chiedere ai vigili di garantire il turno di notte per la sicurezza dei cittadini. Non è serio né corretto mandarli allo sbaraglio con armi obsolete e pericolosissime e senza i dovuti e legittimi riconoscimenti economici. Altrettanto stigmatizzabile è il comportamento del sindaco che ha scorrettamente tentato di creare una contrapposizione tra i vigili urbani e il restante personale accusando i primi di voler distogliere risorse dai fondi per gli altri dipendenti. E’ preoccupante che una simile accusa arrivi dal primo cittadino che, caso unico nella storia di questa città, tenta così di dividere e contrapporre i propri dipendenti invece di motivarli e spingerli alla reciproca collaborazione. Non è dai fondi per il restante personale che l’Amministrazione deve attingere. Occorrono scelte di bilancio serie e coerenti. Si investa di più sulla sicurezza e quindi sulla formazione e sulle dotazioni degli agenti di polizia municipale e meno sulle dazioni milionarie ad enti e associazioni inutili. Soprattutto si garantisca, da subito, la sicurezza personale dei nostri uomini in divisa cominciando con la immediata sostituzione delle armi obsolete. Su questo punto l’opposizione non potrà transigere.
Roberto Paradisi Consigliere Comunale Liberi per Senigallia |
SICUREZZA PER CHI? Scritto da Visitatore anonimo il 2008-03-17 10:16:02 Cara signora Sindaco, ho non si rende conto di cosa dice oppure ci fà, come puà chiedere maggior sensibilità ai vigili per la maggior sicurezza dei cittadini quando Lei non pensa alla sicurezza stessa dei vigili? Mi perdoni, ma avendo armi vecchie ed insicure penso che sia anche pericoloso per noi cittaini mandare in servizio uomini con armi che se usate potrebbero creare pericolo alla collettività. La tanta premura sulla sicurezza che Lei ostenta sembra sia un mezzo elettorale; lo dica chiaramente e sia sincera, stavolta ha TOPPATO. | facciamo le multe non le sparatorie Scritto da Visitatore anonimo il 2008-03-18 12:17:11 Ma i vigili che ci devono fare con le pistole? Penna, taccuino per multe e buoni stivali sono le armi di un buon vigile, il resto è tutto spreco del Denaro Pubblico.
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