Il Comune di Senigallia utilizza la solita tecnica servendosi del solito ufficio che confeziona comunicati stampa di perfetta e collaudata disinformazione. E così, per magia, le pistole in dotazione ai vigili diventano moderne e funzionali e chi difende il decoro e i diritti del corpo di polizia (come il sottoscritto) si trasforma in quello che vuole “far apparire la figura del vigile come una fonte di pericolo”.
Qui la vera fonte di pericolo è questa Amministrazione comunale che vorrebbe mandare i vigili allo sbaraglio: senza armi funzionali, senza formazione, senza mezzi adeguati, senza i legittimi incentivi e indennità. Fa specie, a tal proposito, vedere alcuni dirigenti e pochissimi funzionari “fedeli” ricoperti di incentivi e premi retributivi consistenti e assistere allo spettacolo poco edificante di un sindaco che vorrebbe negare ai vigili urbani un legittimo riconoscimento per un aggravio di lavoro. Nessun allarmismo dunque. Confermo tutto quanto denunciato. Alcune pistole dei vigili urbani risalgono ai primi anni ottanta. Sono dei reperti da rottamare, altro che armi sicure! I tre incidenti che si sono verificati sono il sintomo gravissimo di un totale disinteresse dell’Amministrazione nei confronti del corpo della polizia municipale, della sicurezza dei vigili (meglio risparmiare, per lorsignori, piuttosto che investire in sicurezza), della sicurezza dei cittadini. Confondere le acque con cortine fumogene serve a poco. Le vecchissime pistole in dotazione ai vigili urbani vanno immediatamente rottamate prima che tornino a causare incidenti che potrebbero non avere gli esiti fortunati dell’ultimo inquietante episodio. Non solo. Occorre investire in formazione e preparazione. Denuncio allora la grave situazione relativa alle visite psico-attitudinali previste per legge per quegli agenti dotati di pistola. Non vengono fatte da anni, in aperta violazione delle norme e del buon senso. Per quale motivo il comandante Brunaccioni non ha preteso dall’Amministrazione comunale negli anni scorsi (sembra si sia accorto solo nello scorso dicembre della necessità di tali adempimenti) i dovuti stanziamenti per sottoporre gli agenti alle visite psico-fisiche? Questa volta la Rsu dei vigili ha ragioni da vendere. Serve un piano di investimenti e servono risorse per addestrare i vigili urbani e impiegarli nei turni di notte. La nostra non è più la città sicura e pacifica di dieci, quindici anni fa. Le situazioni a rischio sono sempre più frequenti e il livello della micro-criminalità si sta alzando. Propongo allora, oltre al completo rinnovo del parco armi e ad un piano di formazione puntuale all’uso delle stesse, la promozione da parte dell’Amministrazione comunale di corsi di difesa personale per i vigili urbani impegnati in strada e la dotazione di sfollagente. Già altri corpi di polizia municipale marchigiani si sono attrezzati in questo senso e ritengo sia doveroso, per l’Amministrazione comunale, impegnare risorse e stanziamenti per la sicurezza degli agenti e dei cittadini. Dalla fase della disinformazione, si passi alla fase progettuale per una città veramente sicura.
Roberto Paradisi Consigliere comunale Liberi per Senigallia
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