Sono anni che ciclicamente il problema dell'assenza delle infrastrutture di Borgo Passera ed i conseguenti disagi creati agli abitanti, vengono a galla. Lo hanno fatto per primi i residenti della nostrana borgata, lo ha fatto la "Piaga di velluto", e il 6 agosto del 2007 lo abbiamo fatto anche noi; portando i giornalisti a documentare lo scempio urbanistico ed a raccogliere le legittime rimostranze dei residenti.
Il 30 gennaio alcuni abitanti di Borgo Passera hanno nuovamente denunciato la situazione di abbandono e di degrado in cui vivono a causa della mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione. Oggi, 1°aprile, leggiamo un nuovo accorato appello dei cittadini del Borgo, ma continuiamo a non sentire (e vedere) le r isposte dovute. Così, vediamo di rinfrescare a chi di dovere la memoria, e visto che ci siamo, citiamo anche alcune cifre ed alcuni nomi de i politici che hanno trasformato un borgo - al dire degli stessi abitanti - nella barzelletta della città.
E' stato l'allora Assessore all'Urbanistica Stefanelli ad indicare tramite il semplice passaggio in Commissione Edilizia, e senza mai passare per il Consiglio Comunale - cosa gravissima - Borgo Passera come "area di completamento". Tramite la procedura del completamento, è stato possibile integrare l'edilizia preesistente e moltiplicarla con fabbricati di nuova costruzione fino al raggiungimento di un indice di cubatura pari a 0,86 metri cubi per ogni metro quadrato di superficie di lottizzazione (mc/mq), tramite una semplice richiesta del "permesso di costruire". L'indice di cubatura 0,86 mc/mq produce un effetto di "tutto pieno", in quanto nei lotti liberi le volumetrie finiscono con l'addossarsi pesantemente tra loro.
Nel caso di Borgo Passera, il passaggio da un indice di 0,53 a 0,86 mc/mq, ha prodotto la nascita di circa 100 nuovi appartamenti su un'area di circa 8000 mq accanto alle piccole case preesistenti del Borgo. Si è così sviluppata una zona fortemente congestionata, disarmonica, squilibrata e per molti aspetti invivibile. La tendenza alla saturazione e all'utilizzo della massima cubatura consentita ha provocato la sottrazione dello spazio riservato alle cosiddette AUS (aree di urbanizzazione secondaria) ovvero la quantità percentuale di superficie necessaria per la realizzazione di strad e, marciapiedi, parcheggi e spazi comuni, per la quale si è consentito l'antico meccanismo della "monetizzazione" (quello della colata di cemento sul lungomare nord), che prevede soldi in cambio dell'obbligatoria cessione di aree (soldi che, come vedremo, il Comune non incasserà mai).
Ma la cattiva pianificazione, lo sfruttamento del territorio e la cementificazione selvaggia non sono sufficienti per spiegare perchè a distanza di tre anni non sono ancora state realizzate le op ere di urbanizzazione secondaria (strade, marciapiedi e parcheggi) e che, cosa ancor più grave, non siano nemmeno state adeguate allo spropositato aumento dei residenti le opere di urbanizzazione primaria come la rete fognaria (rimasta invariata rispett o alla precedente configurazione) e le relative reti di adduzione di acqua sanitaria.
Risale al 24 maggio 2007 l'approvazione da parte della Giunta Comunale dell'appalto da 227000 euro per la realizza zione delle opere sopracitate, "affidate - citiamo testualmente dal comunicato stampa del Comune di Senigallia - alle imprese operanti nella zona, la Società Immobiliare Villa Torlonia s.r.l. e la S.E.M.A. Costruzioni s.r.l., le qual i si sono appunto impegnate a realizzare tali opere, ciascuna per la propria quota di competenza, a titolo di scomputo degli oneri di urbanizzazione e della monetizzazione A.U.S. (i soldi che, appunto, il Comune avrebbe dovuto incassare) relativa alla costruzione di alcuni edifici residenziali" (Maurizio Magialardi). Nello stesso comunicato si legge che per la costruzione delle infrastrutture "è stata votata anche l'immediata eseguibilità".
Dall'immediata e seguibilità ad oggi, sono passati quasi undici mesi ed ancora - come scrivono gli stessi abitanti - polvere e fango si alternano nelle strade del borgo. Quindi, niente aree A.U.S., niente soldi della monetizzazione di dette aree, e niente opere a scomputo: semplicemente niente per il pubblico, tutto per i costruttori che, a belle cifre, hanno ceduto gli appartamenti ad - a volte - inconsapevoli compratori in buona fede.
La vicenda di Borgo Passera riguarda tutti, perchè ci mos tra come a Senigallia noi cittadini siamo in balia degli sfizi, degli egoismi e dei profitti dei costruttori e di come l'Amministrazione Comunale con soldi pubblici, deleghi la qualità dell'abitare a soggetti privati.
Pensiamo che su questa vicenda l'Assessore Campanile debba a tutti i senigalliesi - in primis a chi a Borgo Passera ci vive - delle chiare e pubbliche spiegazioni.
E siccome non siamo sedotti da nessuna "vocazione maggioritaria", concediamo, come tempo di replica, all'Assess ore finto-dimissionario, più dei 9 secondi cui è stata relegata la democrazia in Consiglio Comunale.
CSOA Mezza Canaja Amb asciata Dei Diritti
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