In qualità di consiglieri comunali rivolgiamo all’amministrazione la seguente interrogazione. In data 17 aprile u.s. i sottoscritti interroganti, così come tutti gli altri consiglieri comunali, Sindaco e Difensore civico si sono visti recapitare una missiva, inviata via fax e proveniente da uno studio legale di Padova, avente ad oggetto il Lodo Arbitrale Sacramati – Comune di Senigallia.
Si tratta di un esposto indirizzato in via principale alla Procura della Corte dei Conti delle Marche, nel quale il difensore della ditta Sacramati, intima nuovamente l’amministrazione comunale al pagamento delle somme relative alla controversia sull’appalto della ex GIL ed espone alla Corte dei Conti, quelle che a suo dire, sarebbero responsabilità, molto gravi, di natura contabile ed erariale dell’amministrazione comunale cittadina, imputabili ad assessori, dirigenti e funzionari interessati alla vicenda. In data 26 marzo u.s. il Consiglio Comunale, con voto effettuato in piena notte, senza la presenza delle forze politiche d’opposizione, contravvenendo oltretutto ad un accordo tra le parti politiche, ha votato il riconoscimento del debito fuori bilancio e la relativa variazione di bilancio per la predisposizione di un fondo al fine di garantire il pagamento delle somme derivanti dalla soccombenza del Comune nel lodo arbitrale Sacramati. Una cifra di enorme rilievo per le casse comunali: circa 2.300.000 € per il pagamento della somma, comprensiva di spese legali ed interessi moratori da pagare alla ditta Sacramati, dopo che la Corte d’Appello ha negato la sospensiva alla esecutività lodo arbitrale. Apprendiamo oggi con l’arrivo di questa lettera-esposto che finora, pur avendo il Consiglio Comunale votato la delibera in fretta e furia, il pagamento delle somme a titolo di risarcimento danni, non è stato effettuato. Con ciò esponendo le finanze della città ad una progressiva rivalutazione degli interessi moratori che proseguono la loro incessante crescita. Dalla lettera apprendiamo che all’inizio della controversia le somme di cui la ditta vantava diritto ammontavano a 1.1.09.167 €, mentre alla data del 30 giugno 2007 la cifra risulta essere pari a 2.006.108, ed oggi si aggirerebbe sui 2.200.000 €. Cifre enormi, che a nostro avviso potevano e dovevano essere risparmiate se non fossero stati commessi errori fondamentali, quali quelli di perseverare nella controversia legale con la ditta, vertenza che nei fatti ha visto la sconfitta dell’amministrazione comunale. Ricordiamo le risposte che assessore ai lavori pubblici Mangialardi e dirigente tecnico Ing. Roccato fornivano all’epoca dei fatti alle nostre domande, anche a seguito dell’esito negativo del lodo arbitrale: l’amministrazione avrebbe sicuramente vinto, il comune non avrebbe sborsato alcuna somma. Insomma parole rassicuranti, ma che in realtà celavano una gravissima realtà: il Comune stava perseverando su di una strada fallimentare, non solo non avrebbe vinto ma avrebbe dovuto pagare somme quasi raddoppiate rispetto a quelle pretese inizialmente. Premesso tutto ciò, gli interroganti chiedono: 1. Se l’amministrazione ha provveduto al pagamento delle somme dovute alla ditta sulla base della decisone del lodo arbitrale; 2. Se sussistono ostacoli all’immediato pagamento della cifra ed a quanto ammonta ad oggi la stessa, comprensiva degli interessi moratori, delle spese di arbitrato e spese legali; 3. Se l’amministrazione comunale intende agire per verificare le responsabilità all’interno della macchina amministrativa comunale per danno erariale, tenuto conto che scelte profondamente errate, al limite della colpa grave, hanno provocato un eccessivo esborso di danaro pubblico.
Sicuri di un certo e sollecito riscontro, rivolgiamo i nostri più distinti saluti.
Alessandro Cicconi Massi
Gabriele Girolimetti
Gabriele Cameruccio
Vincenzo Mastrantonio
Lucio Massacesi
Floriano Schiavoni
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sacramati Scritto da Visitatore anonimo il 2008-04-22 18:31:01 Buongiorno mi chiamo Andrea Roscini, l'amministratore della ditta BIOAIR di Assisi ormai diventata famosa per la vicenda Ex Gil Altra barzelletta Italiana ............. ma conosciuta aime purtroppo molto bene sulle mie spalle. Come è possibile che un piccolo comune come Senigallia liquidi 2 Mil. di Euro ad una ditta che ha con il suo comportamento e con la compiacienza di alcuni funzionari e del sindaco di Senigallia sta per incassare un così cospiquo "premio" , nonostante le ns. circostanziate denuncie, le ns. diffide, nonchè il rinvio a giudizio dell'amministratore della ditta Sacramati ? E' perchè in fase di svolgimento del lodo arbitrale non è stato MAI sollevato ed evidenziato il problema del subappalto non regolare, che da solo permetteva la rescissione del contratto in danno ? E perchè la documentazione presentata dall'avv. Dell'Anno (difensore del Comune) nella richiesta di sospensiva del lodo Arbitrale presso la corte d'appello di Roma, non si fà menzione della ns. denuncia circostanziata datata Novembre 2004 trasmessa da parte ns. al responsabile del procedimento Ing. Roccato, al Sindaco Sig.ra Angeloni, ai Direttori dei lavori di come realmente erano andati i fatti Come e mai possibile che nessuno sta facendo qualcosa per bloccare questo esborso NON DOVUTO ed ingiustamente percepito ? Come mai l'amministrazione NON si è tutelata nel modo opportuno? Questo non è un ultimo sfogo di una ditta truffata e non tutelata anche perchè continueremo la ns. battaglia in tutte le sede opportune. MA SENTIVO SOLO IL BISOGNO DI SCRIVERE QUESTE POCHE RIGHE, anche perchè mi auguro che qualcosa in Italia debba cambiare altrimenti non si va da nessuna parte. Andrea Roscini
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