Il Coordinamento civico, ormai unica opposizione a Senigallia, esprime amarezza e fortissima delusione per l’ultimo di una serie di atti e comportamenti messi in campo dalle forze locali del centro-destra.
. L’elezione del consigliere di Forza Italia Cicconi Massi alla presidenza della sesta commissione (Bilancio e finanza) con i voti della maggioranza dimostra purtroppo che, in questa città le forze del Popolo della libertà, diversamente da quanto avviene in altre realtà locali (dove infatti i voti per il centro-destra aumentano mentre a Senigallia diminuiscono), hanno più a cuore le proprie posizioni personali e la propria visibilità piuttosto che il progetto di costituire una valida alternativa al malgoverno della Giunta Angeloni. Non comprendiamo come sia possibile, ancora una volta, fare un enorme regalo politico all’attuale maggioranza a meno di due anni dalle elezioni amministrative e perdersi in leggerezze simili. Quando all’inizio di legislatura l’opposizione chiese la presidenza delle commissioni di controllo e garanzia, la maggioranza sbeffeggiò tutta la minoranza e giocò all’asso pigliatutto. Ora, a meno di due anni dalle elezioni amministrative, la Giunta che, fino ad ora, ha impedito con la forza dei numeri persino il diritto di parola alla minoranza in consiglio comunale, dopo aver sistemato tutti gli “affari” più rilevanti, offre alla “opposizione” più ammiccante e collaborativa la poltroncina di una presidenza per accreditarsi e legittimarsi come aperta, pluralista e democratica. L’aspetto più deludente è che è proprio il centro-destra a permettere questa bassa operazione di illusionismo. Il Coordinamento civico, dal canto suo, coerentemente ribadisce che nessuna collaborazione istituzionale (che abbiamo auspicato fino ad oggi) è possibile con chi nega i principi base della democrazia togliendo la parola ai consiglieri in violazione delle norme di regolamento (fatto che ha costretto la stessa Rifondazione ad uscire dalla maggioranza), imponendo emendamenti di notte e senza confronto pluralistico, negando l’istituzione di commissioni di inchiesta su situazioni non trasparenti come il cantiere dell’ex Gil o il saccheggio di Palazzo Gherardi (solo per citare due esempi eclatanti), difendendo i conflitti di interesse dei membri di maggioranza sulla variante arceviese. In questo quadro deprimente per le istituzioni democratiche, il consigliere Vincenzo Savini si è dimesso da vice-presidente del consiglio e il Coordinamento civico non ha più – né intende farlo ora – riproposto una candidatura per una figura istituzionale che è stata trasformata in una istituzione-fantoccio. Abbiamo seri motivi per ritenere che qualche consigliere del centro-destra stia preparando, anche per quella poltrona, la propria candidatura. Ai rappresentanti del centro-destra locale vogliamo dire che non è con gli elogi che arrivano dalla signora Angeloni che si vinceranno le prossime elezioni. Per costruire una alternativa, bisogna rompere ogni connivenza politica e di interessi e guardare solo alle esigenze della città e alla richiesta di limpidezza che arriva dall’elettorato che non si riconosce nelle azioni dell’Angeloni, di Mangialardi e compagnia. Da ora in poi, per il rispetto e la stima che abbiamo nei confronti della tradizione dei partiti del centro-destra, dialogheremo solo con le dirigenze provinciali e regionali di quei partiti riconoscendo a quei dirigenti qualità politiche e morali che non possiamo riconoscere in capo a chi, a livello cittadino, assume decisioni incredibili e inspiegabili (come aver garantito spesso il numero legale alla maggioranza). Siamo certi che i dirigenti provinciali e regionali di Forza Italia e Alleanza Nazionale, che stimiamo, potranno avere con noi un rapporto di franchezza e lealtà che è stato impossibile intrattenere con i loro inidonei rappresentanti locali. E siamo certi che quei dirigenti, come noi, hanno la reale volontà di mandare a casa la casta senigalliese.
VINCENZO SAVINI FABRIZIO MARCANTONI ROBERTO PARADISI DANIELE CORINALDESI
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