Pubblicato giovedì, 22 maggio 2008 10:02 - 2834 -
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"Un bravo ed una vergogna" |
Servizio di assistenza domiciliare: perché bravo; perché vergogna! Il servizio consiste in un’insieme di prestazioni di natura socio assistenziale erogate presso l’abitazione dell’utente che ne ha bisogno.
Un servizio da lodare per gli obiettivi che si prefigge sul piano globale a favore delle persone che ne hanno bisogno.( prestazioni di tipo domestico e familiare; aiuto alla tutela igienico-sanitario etc) Il BRAVO deriva dall’assenza di liste di attesa ( l’offerta copre la domanda) Perché VERGOGNA: Perché si richiede una partecipazione alla spesa, a carico dei beneficiari, di circa 10-15000 euro complessivi.. In poche parole il comune incassa 12000 € circa e per la gestione ne spende di più. Se consideriamo poi il costo burocratico per il cittadino, dovuto alla compilazione della solita modulistica complessa, la situazione è ancora peggiore. In breve: se il comune non richiedesse alcun contributo, e quindi se il servizio fosse gratis per tutti, il conto economico sarebbe migliore. A questo punto sorge il solito dubbio; chi pensa e fa queste cose (con la motivazione dell’equità) pensa all’utilità della cittadinanza o a garantirsi un lavoro inutile? Sarà equo far pagare un contributo a parenti che hanno un reddito equivalente lordo di 10000,00 euro?. Un’applicazione pratica, relativa ad un pensionato, che vive da solo e percepisce una pensione di 600,00 euro lorde al mese e abita in un’abitazione del valore catastale di 90.000,00 €. Il regolamento, in questo caso , determina una partecipazione alla spesa pari al 50 % del costo. ( ma cosa volete la pelle!!) O forse la casa all’asta? Avere un’unica abitazione è un privilegio o un diritto? ( frutto, in questo secondo caso,di un mazzo) La giustificazione dell’assessore(lo obbliga la legge ) non regge in quanto, specialmente per le fasce non ricche, si può tranquillamente superare; se non sanno come fare siamo disponibili a chiarire. Ricordo che questa giunta è stata capace di rendere edificabili aree in zone a tutela integrale; di installare ripetitori telefonici all’interno di aree vietate ( area verde delle saline) e, secondo voi, noi dovremmo credere che, quanto sopra riportato, non si può fare? Senigallia li 22/05/08
I consiglieri comunali di Forza Italia Alessandro Cicconi Massi - Floriano Schiavoni
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Scritto da Visitatore anonimo il 2008-05-23 15:02:45 | |