Pubblicato mercoledì, 28 maggio 2008 14:44 - 3042 -
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"Gli arroganti sono coloro che vogliono nascondere la verità" |
Il Comune di Senigallia, nella scomposta reazione di ieri (martedì 27 maggio) alla nostra limpida iniziativa, ha chiaramente riconosciuto (ricordando giustamente che siamo stati costretti ad avvertire che eravamo pronti a rivolgerci ai carabinieri) che, in un primo momento, ci è stato impedito l’accesso immediato agli atti. Solo quando il dirigente Roccato ci ha visti estremamente determinati e fermi (ma cortesi), ha ceduto di fronte al nostro diritto costituzionale riconosciuto anche dal regolamento comunale.
Per il futuro speriamo di non essere più costretti, per esercitare il nostro diritto sacrosanto, a confidare nelle forze dell’ordine. Detto ciò, nel merito occorre essere chiari: l’assessore Mangialardi aveva dichiarato che tutta la documentazione era stata messa a disposizione da tempo dei consiglieri comunali. Era una bugia e lo abbiamo dimostrato trovando nei faldoni della ex Gil (mai portati in commissione consiliare al contrario di quanto era stato detto) altri documenti rivelatori e clamorosi. Vista anche l’ulteriore documentazione, ci chiediamo: chi sono gli arroganti? Sono coloro che svolgono il proprio mandato di consiglieri comunali pretendendo di visionare gli atti o coloro che li hanno tenuti nascosti fino ad ora anche ai consiglieri di maggioranza (che hanno chiesto a noi notizie)? La risposta è semplice: gli arroganti sono coloro che hanno nascosto al consiglio comunale e alla città che tutti i beni immobili del Comune erano stati pignorati; sono coloro che, invece di pagare subito dopo una sentenza esecutiva, hanno permesso si arrivasse alla soglia della vendita all’asta degli immobili con ulteriori enormi spese evitabili; sono arroganti coloro che hanno secretato la copiosa corrispondenza tra la Bioair (la ditta presente illegalmente in cantiere) e gli uffici comunali; sono arroganti coloro che in commissione consiliare portano solo ciò che fa loro comodo salvo gridare allo scandalo se un consigliere comunale va per conto suo negli uffici a visionare gli atti e scopre cose scomode. Il Comune afferma, con temerarietà e imprudenza, che il Coordinamento civico prenderebbe le parti della ditta Sacramati. Dichiarazione grave di cui l’estensore del comunicato si deve assumere le proprie responsabilità. Noi stiamo solo dalla parte della città e chiediamo all’Amministrazione: perché non è stato sciolto il contratto appena il dirigente Roccato e il Comune (settembre 2004 se non prima) hanno saputo del sub-appalto illegale? Se il Comune lo avesse fatto (come era suo dovere), oggi non saremmo chiamati a pagare oltre due milioni di euro. Aspettiamo ancora una risposta. E ancora. Perché, nella memoria di costituzione davanti al lodo arbitrale, il Comune incredibilmente non ha eccepito il sub-appalto illegale permettendo così agli arbitri di decidere senza aver presente quel fatto assolutamente risolutivo? Non è forse questo un comportamento che ha favorito la Sacramati (altro che la nostra azione di verità!). Aspettiamo una risposta. Vogliamo sapere se tutti questi grossolani errori sono stati fatti per incapacità, leggerezza o altro. E siamo pronti a percorrere tutte le strade per arrivare a queste risposte. Chi non si lascia intimidire siamo noi.
Roberto Paradisi Fabrizio Marcantoni Vincenzo Savini Daniele Corinaldesi |
Ultimo aggiornamento ( mercoledì, 28 maggio 2008 14:47 )
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