Pubblicato venerdì, 30 maggio 2008 16:09 - 2632 -
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"Il Consiglio Grande boccia il Piano Cervellati" |
Il Consiglio Grande ha definitivamente bocciato le assurde scelte urbanistiche che il noto architetto Cervellati avrebbe voluto importare anche nella nostra città, secondo un modello che lo stesso professionista ha adottato in altre città italiane, e che il Sindaco Angeloni ieri sera ha cercato invano di difendere, anche se con poco convincimento.
Prima di analizzare il risultato dell’importante incontro tenutosi ieri, è opportuno fare alcune precisazioni. In primo luogo se nella nostra città si è potuto finalmente discutere con la giusta ufficialità e la necessaria trasparenza delle problematiche del centro storico, lo si deve alle forze di opposizione. E’ stata infatti Forza Italia a proporre una mozione, poi sottoscritta da tutti i consiglieri della minoranza, nella quale si chiedeva un consiglio comunale aperto, per poter dar la parola alla cittadinanza interessata ai problemi ed alle possibili soluzioni del centro storico cittadino. Ieri sera di fronte alla città la signora Sindaco ha fatto invece buon viso a cattivo gioco. In Consiglio Comunale infatti non votò, così come molti consiglieri della maggioranza, la proposta del Consiglio Grande, mentre ieri di fronte al folto pubblico presente ha esaltato l’iniziativa, fecendola propria abusivamente e senza riconoscere alcun merito all’opposizione. Atteggiamento inaccettabile che la città deve conoscere, in quanto dimostra la puntuale mistificazione della realtà compiuta dall’amministrazione comunale. Poco male, perché a rovinare la festa del Sindaco sono stati i numerosi interventi di noti professionisti e rappresentati di associazioni cittadine, esponenti di interessi diffusi nel territorio. No alla ricostruzione del Ghetto, no alla privatizzazione di Palazzo Gherardi, critiche molto forti alla totale assenza nel piano Cervellati di progetti per parcheggi a servizio del centro. Insomma l’amministrazione aveva realmente di che da temere da un momento di discussione aperto, come è stato il Consiglio Grande. Una amministrazione che ha sempre rifuggito il dialogo vero e onesto con la città, non poteva che essere intimorita da un confronto reale con la città. Non paga della sonora bocciatura delle più significative idee progettuali del piano, avvenuta in diretta, di fronte all’architetto Cervellati, il Sindaco ha imbastito un vero e proprio teatrino stucchevole e demagogico. Dopo anni di totale abbandono del piano, dopo aver dimenticato nei cassetti degli uffici comunali le carte progettuali, dopo aver scomodato un professionista che alla città è costato una bella quantità di soldi pubblici, insomma dopo anni in cui l’amministrazione ha fatto sempre un passo in avanti e tre indietro, il sindaco dice che è giunta l’ora di passare al decisionismo. Al Sindaco diciamo: chi ci può più credere a questa ennesima panzana. Ieri il Sindaco, di fronte al pubblico ha voluto mostrare i muscoli. Ben fatto, ma a chi? Alla città, o forse alla sua stessa maggioranza lazzarona ed indecisa, o forse alla sua stessa giunta comunale, impastata e rimpastata. Perché oggi dopo anni in cui l’amministrazione è stata responsabile del non decidere e del galleggiamento oggi il Sindaco vuole salvare la propria faccia. Forse perché è cambiato l’assessore all’urbanistica, e bisogna far fare bella figura al super assessore un po’ appannato ultimamente da altre vicende? Cara Sindaco, ma chi ci crede più al decisionismo della giunta?
da Alessandro Cicconi Massi, Gabriele Girolimetti e Gabriele Cameruccio |
Ultimo aggiornamento ( sabato, 31 maggio 2008 14:32 )
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