Pubblicato mercoledì, 09 luglio 2008 11:23 - 2648 -
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Aboliamo le Province: "Andate a firmare subito e passate la voce" |
"Andate a firmare subito e passate la voce". Con queste parole, con questo invito termina il breve post pubblicato qualche giorno fa da Popinga (reperibile all'indirizzo http://scaloni.it/popinga/vuoi-abolire-le-province-firma-in-comune/). Chi frequenta la rete, oltre i cittadini che già si sono avvicinati al tavolo per la raccolta delle firme (due uscite, circa una settimana fa) sanno che la proposta di legge di iniziativa popolare per l'abolizione delle province può essere sottoscritta, presentandosi con un documento d'identità, presso l'U.R.P., Ufficio Relazioni con il Pubblico, del Comune di Senigallia.
Questo si trova in piazza Roma, a piano terra, sulla sinistra guardando il palazzo; è aperto dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.15 ed il venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Sempre sul sito Popinga (www.scaloni.it/popinga), e cosi anche sullo specifico www.aboliamoleprovince.it, vengono sviluppate ed approfondite le motivazioni di questa iniziativa che è prima di tutto un gesto di "gesto di partecipazione civile" ma anche una "segnalazione" di un problema, sempre più urgente, ai nostri legislatori. Va detto che questo tema trova riscontri oggettivi anche in studi e documenti di grande spessore come l'articolato rapporto dell'EURISPES di pochi mesi fa. Da questa analisi balza subito all'occhio come il fabbisogno finanziario delle Province, per la gestione corrente, sia quasi raddoppiato nel corso degli ultimi sette anni, raggiungendo i 9,3 miliardi di euro nel corso del 2006. Inoltre nel corso degli ultimi venti anni, i conti economici hanno mostrato un incremento sensibile delle spese, generando un fabbisogno finanziario solo in parte coperto dalle maggiori entrate. Questo studio, che appare una delle più forti argomentazioni a favore dell'intervento legislativo, porta ad ineludibili conclusioni: "Nell'ipotesi in cui il personale delle Province (pari a 62.778 tra dirigenti e impiegati), venisse re-impiegato in altre Amministrazioni o Istituzioni locali, l'abolizione delle Province consentirebbe, quindi, un risparmio complessivo pari a 10,6 miliardi di euro nel solo 2006, dal momento che verrebbero meno tutte le altre voci di spesa attuali."
http://scaloni.it/popinga |
Ultimo aggiornamento ( mercoledì, 09 luglio 2008 11:28 )
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