Pubblicato martedì, 26 agosto 2008 18:20 - 2688 -
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"Arrogantocrazia in Consiglio Comunale" |
Potremmo definire “arrogantocrazia” quanto abbiamo oggi visto in Consiglio Comunale, dove è stata rappresentata una nuova puntata di una azione di governo sempre più basata sull’arroganza e la prepotenza.
Le mozioni su Palazzo Gherardi, Piazza Simoncelli, Rione Porto e case popolari, da me presentate, che nell’ordine del giorno precedevano la discussione del Piano Cervellati e che sarebbero state utili e qualificanti per il Piano stesso (verso il quale non siamo in toto contrari), con un colpo di mano della maggioranza sono state rinviate a fine seduta, annullando così la loro efficacia e mortificando il contributo che con esse il Consiglio, l’opposizione ed il sottoscritto avrebbero potuto esprimere.
E’ seguito poi un gran parapiglia, durante il quale le opposizioni (me compreso) hanno protestato con forza e la maggioranza ha provveduto ad approvare senza discussione alcuna o emendamenti il Piano (con pure due tentativi di aggressione verso i consiglieri di minoranza Cicconi Massi e me da parte dell’assessore Volpini, mentre il Sindaco apostrofava chi non era d’accordo con lei col titolo di “fascisti” e “squadristi”).
Così, al di là di alcuni aspetti positivi del Piano, la maggioranza ha votato di costruire, tra l’altro, un palazzo in Piazza Simoncelli e di riempire con appartamenti tutti i “vuoti” che oggi sono le vie traverse del Rione Porto e, inoltre, di destinare Palazzo Gherardi alla residenza e di lasciare il tutto nelle mani del mercato, che è libero – come si sa – solo per chi ha tanto denaro.
Certamente una maggioranza, una Giunta ed un Sindaco, che non hanno la capacità di sostenere un confronto di idee su questi temi sono certamente arrivati alla frutta anche perché, non discutendo, impediscono che si manifesti l’ampio dissenso vivo nella maggioranza stessa.
Mentre un sindaco in genere dovrebbe essere il garante della democrazia di tutti i cittadini, a Senigallia abbiamo questo Sindaco che esprime solo una parte del suo partito e della sua maggioranza.
E’ ora che vada a casa.
Roberto Mancini
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Ultimo aggiornamento ( martedì, 26 agosto 2008 18:21 )
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