Pubblicato venerdì, 17 ottobre 2008 14:51 - 3194 -
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Impianto Saline: Chiesta sospensiva al TAR Marche |
Il Comitato dei cittadini del quartiere Saline ha notificato in queste ore al Comune di Senigallia, alla Nokia Siemens Network e a Wind Telecomunicazioni s.p.a. una nuova istanza cautelare davanti al Tar Marche, firmata dagli avvocati Roberto Paradisi e Filippo Boccioletti, per ottenere la sospensiva del permesso di costruire rilasciato dall’Amministrazione Comunale in favore di Nokia che sta realizzando, in questi giorni, il potentissimo impianto all’interno del Parco urbano delle Saline e in adiacenza a tutti gli impianti sportivi che sorgono nell’area protetta dalla legge regionale 25 del 2001.
Ai già 345 cittadini che avevano aderito al Comitato sottoscrivendo il mandato a ricorrere al Tar in favore del portavoce Fabiano Pierfederici, se ne sono aggiunti altri 52. Salgono così a 397 i cittadini che ora si rivolgono ai giudici amministrativi. Il provvedimento comunale, lo si ricorderà, rappresenta una palese violazione della normativa regionale e del principio stesso di precauzione. Rispetto alla prima istanza rivolta al Tar, questa volta il pregiudizio grave e irreparabile per i cittadini residenti e per gli sportivi è del tutto evidente visto che, come ha solo adesso confermato il Comune stesso, i lavori proseguono a ritmo serrato e prestissimo verranno attivati tre o quattro ripetitori che moltiplicheranno a dismisura l’inquinamento elettromagnetico. Per i cittadini delle Saline e per gli sportivi che utilizzano gli impianti posti sotto il traliccio di 39 metri, si tratta dell’ultimo disperato tentativo per scongiurare un’aggressione alla loro salute che non ha pari e per fermare il tentativo di eludere, con arroganza e non curanza, una legge regionale che non è soggetta ad interpretazione alcuna. Purtroppo sconcerta la leggerezza con la quale il Comune di Senigallia ha licenziato tale provvedimento e sconcerta il solo pensiero che, dei cittadini, anche quelli più indifesi come i bambini (che si vedono usurpare il loro spazio verde con un impianto di potenza inusuale in mezzo ad un’isola verde seppur ipocritamente mascherato da totem pubblicitario così da ingannare persino la buona fede dei più indifesi), possano essere sottoposti a un tale pericolo e ad una tale illegittimità. Non si dimentichi nemmeno che, con questo provvedimento chiaramente illegittimo, i residenti nella zona, che, in buona fede, hanno acquistato un appartamento all’interno del parco, subiranno un depauperamento e un deprezzamento che rischia di vanificare un investimento realizzato con i sacrifici di una vita. Purtroppo, di fronte alla totale insensibilità dell’Amministrazione comunale e dei suoi amministratori che hanno anteposto alla sicurezza e ai diritti calpestati dei propri cittadini un interesse economico e politico, non vi è altra strada che invocare la prudenza e la sensibilità dei giudici amministrativi, ultimo baluardo di legittimità e ultima barriera contro la spregiudicatezza della pubblica amministrazione.
COMITATO CIVICO QUARTIERE SALINE|
Scritto da Visitatore anonimo il 2008-10-18 14:28:53 Bravo Roberto. Approfondisci gli aspetti tecnici non solo quelli giuridici perchè è su quelli che forse ti fregeheranno...La prova della nocività è molto labile.... difficile da provare... | |
Ultimo aggiornamento ( venerdì, 17 ottobre 2008 14:51 )
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