Pubblicato lunedì, 15 dicembre 2008 10:38 - Letture Articolo 2994 - Condividi 
"Contraddizioni nella lotta agli sprechi energetici"
Gruppo Società AmbienteL’allarme lanciato da più parti ci spinge a credere che, in un prossimo futuro, non avremo energia sufficiente per il nostro fabbisogno nazionale. Già alcuni membri del governo, dopo aver adocchiato il “carbone pulito” che sappiamo essere una sciocchezza, tornano a parlare e progettare di nucleare.Ci serve energia quindi dobbiamo costruire centrali nucleari.

L’obiezione sarebbe facile: se ci serve energia perché tagliare finanziamenti alle rinnovabili invece di incentivarli, perché rendere difficile ad un semplice cittadino costruirsi un tetto fotovoltaico e prodursi energia da solo? La risposta è semplice: una centrale nucleare accontenta gli appetiti di molti, un tetto fotovoltaico no! Ma siamo sicuri di aver bisogno di più energia? Se invece di energia ne abbiamo a sufficienza, ma la utilizziamo male? Le lampadine a basso consumo, gli elettrodomestici di classe A, le doppie finestre, un buon isolamento alla casa, i lavaggi in lavatrice a basse temperature, sono tutti passi verso la giusta direzione. Imparare a non sprecare perché possa esserci energia per tutti.
Gli sforzi fatti da ogni singolo cittadino sono lodevoli, per questo rimaniamo delusi quando vediamo che questi sforzi vengono poi contraddetti da comportamenti visibili da tutti se non dalle stesse amministrazioni pubbliche.
Cominciamo con la pista di pattinaggio sul ghiaccio. Divertente per i bambini, ma quanto costa in termini energetici mantenere una struttura come quella? Magari in una giornata di scirocco con punte di oltre 15°? Non stiamo parlando di chi ha pagato la pista sul ghiaccio, e nemmeno di chi pagherà la bolletta, stiamo parlando di dispendio energetico, cioè dell’energia impiegata per mantenere una simile struttura.
La stessa proposta, avanzata qualche anno fa da un campione del settore, non era stata bocciata dalla Amministrazione Comunale per ”l’elevato impatto ambientale”?
Ancor più grave ci sembra l’abitudine che va sempre più espandendosi da parte dei locali pubblici che si attrezzano all’aperto.Abbiamo bar e caffetterie spesso vuote all’interno, mentre la gente sta seduta fuori sotto dei funghi a gas o altri tipi di diffusori di calore elettrici.
Scaldiamo l’aria! Consumiamo energia per scaldare l’aria esterna, vi appare una cosa sensata? Oltre che uno spreco energetico rilevante ci sembra anche fortemente diseducativo, visto che ad usufruirne sono spesso giovani o giovanissimi. Ed anche contraddittorio, poiché si elargiscono, giustamente, forti sgravi e contributi, pubblici, a chi attrezza i propri locali per limitare al massimo la dispersione di calore.
Bisogna prendere coscienza che anche se la paghiamo, l’energia che sprechiamo non è più recuperabile. Dobbiamo invertire questa tendenza, moderare le nostre pretese a favore di un uso più razionale delle risorse, l’energia non è un bene inesauribile, quindi va usato con avvedutezza, e renderci conto con i fatti che la principale e più sicura fonte alternativa al petrolio è il risparmio energetico.

Per Gruppo Società e Ambiente
il Comitato Direttivo

Commenti
Pattinaggio su ghiaccio
Scritto da Visitatore anonimo il 2008-12-15 11:40:12
Non tutte le iniziative si possono considerare in termini economici, 
questa ha un valore sociale e di 
immagine prevalente. 
Per il resto sono daccordo. 
Buon Natale!
stupidaggini
Scritto da Visitatore anonimo il 2008-12-17 10:35:28
la pista di pattinaggio consuma ed inquina meno di un'automobile di media cilindrata e"porta" anche 50 persone all'ora, un barista investe in riscaldamen- 
to esterno per poter accalappiare qualche cliente, vi siete invece accorti che in piazza dei macelli sono stati insallati ultimamente ben quattordici fari fissi più due aggiunti al posto dei due vecchi e che al foro annonario restano accesi circa una decina di fari anche di giorno con il sole a picco sulla piazza per tutto l'anno (escluso la serata del mill'umino di meno)?alla faccia dei verdi in amministrazione comunale. buon natale a tutti meno agli stupidi.
Scritto da Visitatore anonimo il 2009-01-18 17:29:38
Salve a tutti vorrei rispondere allo pseudo ecologista,che inneggia agli sprechi e che invece vorrebbe veder realizzati i tanto decantati tetti fotovoltaici.Per realizzare un pannello fotovoltaico sono principalmente necessari: 
silicio,il procedimento per ricavare il silicio dai minerali è di un ecologico che fà rizzare i capelli anche ad un calvo. 
Alluminio:per ogni chilo prodotto alluminio ci vogliono delle quantità di acqua dolce impressionanti. 
Vetro:le temperature di fabbricazione del vetro ecc.ecc. 
Minuterie meccaniche come cornici fissaggi e quant'altro.Vi lasci immaginare le varie fasi produttive quanto sono ecologiche e pulite. 
Imballaggi,trasporti(vita l'area di produzione dei pannelli) 
L'efficienza di un pannello solare (alle nostre latitudini)non arriva neanche a 100w al metro quadro quando in Italia abbiamo un'irraggiamento solare di circa 1000w a metro quadro(a stare bassi). 
La vita di un pannello solare nella migliore delle ipotesi arriva al massimo a 25 anni sempre che nel frattempo non siano intervenute grandinate o altri eventi atmosferici.E senza considerare il fisiologico calo di efficienza con il passare del tempo. 
Dopo di che il tetto di pannelli và sostituito,smontato completamente dissasemblato per dividere i vari materiali e riciclato ad un costo che praticamente annulla i pochi watt e i pochissimi vantaggi che ha prodotto nella sua vita. 
Dov'è che questo fotovoltaioco diventa rinnovabile se per produrlo e metterlo in opera e smantellarlo si consuma più di quello che riuscirà mai a produrre? 
Per farla breve qui si parla di energia 
rinnovabile e si vorrebbero realizzati dei tetti fotovoltaici,ma quanto mai. 
Forse qualcuno stà cercando di mettere le mani su dei finanziamenti pubblici,allora forse mi trova d'accordo,ma non nascondiamoci davanti a parole come energie rinnovabili o ecologia e poi vorremo criticare lo spreco che provoca una pista di pattinaggio? 
La pista di pattinaggio è stata messa in funzione nei mesi più freddi dell'Anno e al riparo dal vento (il più possibile)ed inoltre il consumo del mantenimento del ghiaccio non è poi così elevato come si vorrebbe far credere.(Una volta che il ghiaccio si è formato il mantenimento richiede molta meno energìa) 
Per finire,se si vuol parlare di energie alternative,che si parli almeno di generatori eoloci al largo delle nostre coste,siamo fortunati ad avere migliaia di chilometri di costa e installando dei generatori al largo non produrrebbero nè impatto visivo(sarebbe necessario un cannocchiale molto potente per poterle vedere da terra),n'è inquinamento acustico,manutenzione minima e riciclaggio semplice ed economico ed in caso di anomalìe o malfunzionamnti non si rischiano danni all'ambiente irreparabili.Inoltre non sarebbero pericolose per la navigazione(perlomeno non più di tutte le piattaforme metanifere che ci sono ala largo di Rimini e Ravenna)Ma questo tipo di generatori nel nostro paese ricevono dalle associazioni ambientalistiche delle critiche che a mio avviso scadono solo sul ridicolo.Vengono contestati perchè le cabine di trasformazione e di interconessione a terra deturpano l'ambiente,anche se si potrebbero costruire interrate e quindi invisibili.Mi scuso per la mia lumgaggine ma se si vuol iniziare a fare veramente qualche cosa di buono per il nostro pianeta dobbiamo smetterla di nasconderci dietro a parole di cui a volte non n'è conosciamo bene il significato. 
Saluti a tutti.Diego.

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