Pubblicato venerdì, 19 dicembre 2008 14:18 - 2711 -
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"Siamo tutti spazzini per il Centro Ambiente" |
Dura la vita di chi rispetta l’ambiente nel Comune di Senigallia. Abito in campagna in una zona non servita dalla raccolta differenziata. Da brava cittadina che vorrebbe lasciare ai suoi nipoti un mondo pulito mi preoccupo di differenziare l’immondizia: plastica; carta (tonnellate di carta, leggo molti giornali); scatolette dei gatti, eccetera. Il conferimento per noi poveri mortali senza il “porta a porta” è al Centro Ambiente, sull’Arceviese. Non proprio a portata di mano. Dunque, i grossi sacchi di plastica si ammucchiano in un angolo del mio giardino per poi andare a riempire l’automobile trasformata in furgoncino.
Al Centro Ambiente c’è un signore - l’addetto - che si guadagna la pagnotta facendo il guardiano e registrando il peso, se l’utente lo vuole, dell’immondizia conferita. Scrive su un foglietto e torna nel suo prefabbricato. Null’altro. In questi tempi di cassa integrazione non male, direi. Mbé, direte, dov’è il problema? Il problema sta nel fatto che l’uomo non alza una paglia. Non porta verso l’auto il pesante carrello da collocare sulla bilancia e si guarda bene dallo scaricare i sacchi nei container. Sì, container. Altri oltre due metri, all’interno dei quali il malcapitato cittadino (in genere la madre di famiglia o il nonno di casa) deve gettare l’immondizia con veri e propri esercizi ginnici degni del campione italiano di sollevamento pesi. Stamattina, ho scaricato 80 chili. E l’uomo guardava. Ovviamente gli ho chiesto se non dovesse svolgerla lui quella faticosa mansione (nel sito del Comune c’è scritto: “Consegna diretta”, non “Smaltimento diretto”!). Mi ha risposto che no, non gli compete. Bene, anzi male. Perché questa a me sembra una ulteriore vessazione perpetrata dai nostri amministratori. Un cittadino, secondo loro, deve pagare fior di euro di Tarsu e, se vuole rispettare l’ambiente, fare pure lo spazzino e lo scaricatore di porto. Ho provato, naturalmente, a parlare col dirigente responsabile, l’ing Severi, per denunciare questa indecenza. Ma, naturalmente, è missing. Irraggiungibile. Tanti miei concittadini abbandonano l’immondizia qua e là. Via Giardino è una discarica; la Cava del cemento, pure. Che dire. Comincio ad essere solidale con loro, e mi chiedo quanto tempo passerà prima che io li imiti.
di Mariangela Paradisi
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Scritto da Visitatore anonimo il 2008-12-19 19:33:40 .. prova a sentire che ne pensa il sig. sindaco | Scritto da Visitatore anonimo il 2008-12-20 09:22:56 Basta osservare i luoghi della città ,sporcizia e materiale anche speciale abbandonato ,passano con l'APE il personale addetto alla pulizia e non vede nulla forse perchè gli hanno detto di non guardare!!!!!! | La professora sollevatora-scaricatora Scritto da Visitatore anonimo il 2008-12-22 01:31:44 Il dipendente in questione, spesso mi ha aiutato anche senza chiedere e così gli ho visto fare con anziani educati e signore graciline. In alcune occasioni, quando c'erano diversi mezzi in attesa, ho fatto da solo per non rallentare la schedatura burocratica che ci/gli viene imposta, specie dopo il guasto del vecchio computer, mai sostituito. La professora-sollevatora di 80 kg ( tutto ferro?) ad una altezza di OLTRE 2 metri , si organizzi con contenitori più maneggevoli, oppure chieda aiuto all'assessore, quello bello-forte-alto 220 (?)centimetri, prima di diventare solidale con chi abbandona i rifiuti! Firmato: alto 1,99.
| Scritto da Visitatore anonimo il 2008-12-23 13:51:01 Mi fa piacere per lei. Ma io non sto chiedendo favori, chiedo un addetto che per mansioni abbia quelle di occuparsi dello smaltimento. Visto che è un centro di smaltimento. Ma lei evidentemente, preferisce l' "aum, aum"... | |