Pubblicato domenica, 11 gennaio 2009 19:42 - 5916 -
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Disagio nei quartieri di Senigallia: Cesano |
Come ho già anticipato nel recente articolo, uno dei denominatori comuni della periferia di Senigallia, e non solo, è il disagio che si vive in molti quartieri. È lunga la lista, molti di più i problemi da analizzare, pertanto ritengo utile e proficuo soffermarmi su un argomento alla volta.
Prendendo spunto da un intervento alla stampa, redatto da Niccolò Rossi e da Donatella Berardinelli di F.I., sulla situazione del nuovo quartiere al Cesano; la Direzione comunale UDC di Senigallia ha fatto di recente un sopralluogo per prendere atto della azioni risolutive che si sarebbero dovute apportare dopo la denuncia sollevata nel mese dello scorso luglio.
Con stupore si è visto che nulla è cambiato, al di fuori della perimetrazione con rete metallica di un bombolone di GPL; fatto di per se sufficientemente ovvio a sottolinearne la pericolosità e la conseguente messa in sicurezza.
Ciò che colpisce all’occhio, facendo quattro passi nel nuovo quartiere è il forte contrasto tra la cura e l’ordine delle singole proprietà delle due aree residenziali ed i servizi incompiuti. Le aree verdi sono incomplete, numerose le sterpaglie ed alcune baracche fanno da cornice ad uno scenario ricettacolo di immondizia, siringhe e covo di ratti. Quello dei ratti è un fenomeno tangibile, al punto che gli stessi residenti hanno dovuto provvedere, a loro spese, alla disinfestazione dell’ area.
Una pista ciclabile incompiuta con pendenza del 15%, tra l’ altro mai usata perché troppo ripida! Un centro sociale incompiuto, praticamente un bel edificio, finito all’esterno con tanto di infissi e doppi vetri, ma ahimé grezzo al suo interno, privo di impianti, di pareti divisorie e pavimenti. Insomma, un bene pubblico di notevole valore lasciato lì, e per di più non recintato, quindi facilmente vandalizzabile! Non servono studi per comprendere che un opera non ultimata e lasciata a se stessa è soggetta al degrado, e se non si deteriorerà per mano di qualche vandalo lo sarà di certo per cause naturali, come il clima e la vegetazione. Denaro pubblico che poteva essere speso per completare almeno uno dei servizi, piuttosto che iniziarne alcuni per lasciarli a metà. Forse sarebbe stato più utile completare l’arredo del verde urbano, ultimare il parco , il parcheggio adiacente il campo da calcio e la pista ciclabile, dando ai residenti un servizio prioritario di carattere igienico, di viabilità e di accessi ciclabili e pedonali. La lunga strada che porta al quartiere non è monitorata, quindi in estate diventa scenario di corse di scooter e automobili; andrebbero messi dei rallentatori per l’incolumità dei residenti. La zona, lasciata in totale abbandono, è stata anche oggetto di visite da parte di ladri negli appartamenti
Ad oggi, l’intera area non è servita né dai mezzi urbani né dagli scuolabus, da qui il disagio dei ragazzi che devono prendere l’autobus sulla statale, i quali, per semplificare il percorso, hanno dovuto improvvisare un sentiero sui campi tra sterpi buche e fango! Assurdo! Visto che la strada di accesso al quartiere è già corredata di piazzole e rotatoria per le manovre di inversione dei mezzi, che venga da subito attivato il servizio di trasporti, scuolabus compreso! E’ stata già richiesta all’ufficio tecnico tutta la documentazione riguardante l’intera area denominata dai residenti “la striscia di Gaza”, pertanto veglieremo sull’efficacia dei provvedimenti che l’Amministrazione comunale vorrà assumere a riguardo e si spera in fretta.
SCARICA la documentazione fotografica (pdf - 742 KB)
Giuseppe Gambelli UDC Senigallia |
Ultimo aggiornamento ( domenica, 11 gennaio 2009 19:44 )
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