Pubblicato domenica, 01 febbraio 2009 16:24 - 2196 -
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Il GSA Senigallia: "Inadatti i peri in Via Bari" |
Le associazioni ambientaliste hanno chiesto ripetutamente in passato che ogni intervento sul verde urbano di Senigallia dovesse essere subordinato alla presentazione di un Piano del Verde.
Per questo hanno condannato l'improvviso e non necessario abbattimento dei pini di via Bari e ancora non riescono a capire la funzionalità del progetto di sistemazione stradale, identico a quello precedente, con il ripristino di due marciapiedi poco ampi e con la sistemazione delle aiuole per gli alberi su ambo i lati una di fronte all'altra. Una proposta di soluzione diversa era dovuta rientrare, si presume per l'opposizione dei residenti, perché veniva a restringere troppo lo spazio per i parcheggi.
Ora a conclusione di tutto questo iter poco comprensibile vengono impiantati i soliti peri da fiore, contro cui le associazioni ambientaliste e molti cittadini si sono già espressi, in quanto ritenuti giustamente alberi ornamentali da giardino, dalla chiome molto ristrette, incapaci quindi di fare massa verde e di dare la necessaria copertura di ombra ad una strada. Non si capiscono i motivi per cui nella nostra città si stia affermando questa scelta a favore degli ibridi di pero e melo da fiore, che se adottata estensivamente contraddirebbe più elementari principi tecnici nella costituzione del verde urbano che consigliano la massima differenziazione delle specie, sia per ovvi motivi estetici, sia quale prima difesa fitosanitaria.
La giustificazione secondo cui questa specie richiederebbe poca manutenzione, è da noi ritenuta non accettabile e anche poco convincente, perché le alberature urbane, se impiantate alla giusta distanza e curate in maniera intelligente, non richiedono comunque molta manutenzione. Ammesso poi che questo sia vero, ci sarebbero sempre molte altre specie che potrebbero offrire gli stessi vantaggi, basta sfogliare anche il più semplice dei manuali.
Il denaro che si spende oggi per curare il verde urbano è dovuto in gran parte ad errori del passato nella scelta degli esemplari, nei metodi di impianto e nell'errato sistema di potatura usato per decenni .
Resta quindi il forte dubbio che una scelta del genere, più che il frutto di una meditata valutazione, sia espressione della incomprensibile caparbietà dell’assessore ai lavori pubblici Ma la materia non dovrebbe essere di competenza dell’assessore all’ambiente?
da GSA Senigallia |