Pubblicato mercoledì, 25 febbraio 2009 18:36 - Letture Articolo 2315 - Condividi 
"Perchè restano inascoltate le proposte per ottimizzare le liste d'attesa?"

Tarcisio TorreggianiRiceviamo e pubblichiamo una lettera aperta che Tarcisio Torreggiani, ex Dirigente Regionale del Servizio Sanitario Nazionale, scrive ai responsabili della sanità senigalliese e regionale: il direttore dell'ASUR Marche, quello della Zona Territoriale 4, il Prefetto di Ancona ed il Sindaco di Senigallia.


Lettera Aperta Ai Sigg:

Dott. Roberto Malucelli
Direttore ASUR Marche

Ing. Maurizio Bevilacqua
Direttore Zona Territoriale n. 4

Dott. Giovanni D’Onofrio
Perfetto di Ancona

M.a Luana Angeloni
Sindaco di Senigallia

li, 22 Febb. 2009

Egregi Signori,
la prima impressione che si trae dai resoconti di stampa è che “non sapendo più cosa fare” qualcuno tenti di farsi scudo delle insufficienze gestionali della Sanità facendone carico ai cittadini che, ovviamente, suggerendo mille cose diverse, consentiranno ai responsabili di coprire le proprie carenze continuando su percorsi già scritti. “Concorso” inutile, costi pochi, ma soldi buttati!.
Caro Ing. Bevilacqua, mi dispiace dirglielo, ma siamo ben lontani dai significati e positivi messaggi contenuti nella campagna “MALATI di SPRECO” per la quale ha raccolto e raccoglie apprezzamenti.
Con riferimento ai resoconti di stampa, d’istinto, Le suggerirei di tentare di rendere produttive tutte le “risorse umane” con una seria gestione che valorizzi i meriti a cominciare dagli uffici centrali. So con quali condizionamenti politi e sindacali si dovrà confrontare, ma Lei ce la può fare.

E, sempre d’istinto, mi chiedo come possa, il Sistema Sanitario Regionale, trovare il coraggio di far carico ai cittadini delle proprie deficienze anziché puntare sulle capacità di centinaia di dirigenti e di decine di consulenti, tutti profumatamente remunerati (“alcuni a peso d’oro”) proprio per capire i bisogni delle persone e risolvere i problemi della sanità e della organizzazione dei suoi servizi.

Relativamente al serio problema delle liste d’attesa, Volevo ricordarVi che esiste nella nostra Regione un progetto denominato “CURE PRIMARIE” che, muovendo dal coinvolgimento dei medici di base, prevede di gestire le “liste d’Attesa” responsabilizzandoli nei confronti del proprio paziente e della stessa Regione: Vi risulta? E Vi risulta che i medici di base si siano detti disponibili a condizione di essere messi in rete in modo da gestire direttamente e razionalmente i tempi di attesa con il CUP regionale secondo i criteri di triage già praticati dai Pronti Soccorso di tutti gli ospedali?

E vi risulta che questo progetto sia già a regime nella Provincia di Ascoli e che sullo stesso sembra stiano lavorando, da qualche tempo, alcune Zone Territoriali tra cui quella di Senigallia? E come mai tarda così tanto dal venire alla luce? Manca forse una specifica direttiva regionale? Perchè questo progetto, pur giudicato funzionale, non viene seguito nel modo dovuto? Se non convince perché? O c’è qualcuno che si oppone? E se si, perché? E chi dovrebbe farsi carico della sua “messa a regime” e delle relative verifiche di rispondenza ai bisogni dei cittadini, se non l’Assessorato Regionale alla Sanità e con esso la Direzione Regionale dell’Asur?

Credo che l’attivazione a regime di questo progetto ridurrebbe drasticamente i problemi di trasferimento delle persone anziane che nella Regione toccano ormai il 40% della popolazione, ciò comporterebbe una riduzione del traffico stradale, meno emissioni di CO2, la riduzione di migliaia di giornate di lavoro perse, oltre al risparmio di giornate di ferie per chi è costretto ad accompagnare gli anziani in estenuati “peregrinaggi”; e credo anche che renderebbe, grazie alla funzione affidata al medico di base, comprensibile e rassicurante, per il paziente, la gestione delle “liste d’attesa”.

Ebbi l’occasione di e sostenere questa idea, alcuni anni fa, in occasione della illustrazione del Piano Sanitario Regionale al Centro Sociale Saline e alla Festa de L’Unità di Senigallia (presenti l’Assessore Mezzolani e il Dott. Ruta), e la sostenni anche in diversi incontri promossi da forze politiche, presenti il Sen. Marino, Consiglieri Regionali, Direttori di Zona e il Presidente della Commissione Consigliare Regionale per la Sanità, ma risposte nessuna, silenzio assoluto, Perché?

Cordialissimi saluti.

Tarcisio Torreggiani
ex -Dirigente S.S.N. - Assessorato Regionale Sanità e AA.SS.LL.

Commenti
Controcorrente
Scritto da Visitatore anonimo il 2009-02-25 21:58:01
Sono un ammalato oncologicoi dal 2003 ed a tutt'oggi non posso che ringraziare il servizio ottimale effettuato dall'Ospedale di Senigallia,sia per le visite ed esami che effettuo ogni tre mesi.Proprio oggi al pronto soccorso ho portato un mio nipote ferito ad un labbro alla scuola d'infanzia e solo poco appena 5 minuti è stata effettuata la visita e la medicazione.E' facile criticare i disservizi per coloro che sono fortunati di avere salute, ma chi veramente deve combattere con il male oncologico ,non può che dire bene dei servizi forniti dall'Ospedale di Senigallia. Se chi scrive e critica lo fa solo per politica si sbaglia ed non è giusto dir male solo per abitudine o fede politica.
Liste di attesa
Scritto da Visitatore anonimo il 2009-02-26 09:38:53
L'unico triage praticato è se vuoi avere un'esame in tempo ragionevole è sottoporsi a visita a pagamento e poi essere sottoposto ad esame in strutture pubbliche pagate da noi tutti scavalcando la lista dei non paganti.Vi sembra corretto??
malasanità voluta
Scritto da Visitatore anonimo il 2009-02-26 15:43:59
Caro signor Torreggiani perchè qualcuno non chiede conto all'assessore alla sanità della regione marche di quanti milioni di euro la nostra regione paga per prestazioni sanitarie fuori regione? e perchè costringiamo pazienti sfortunati a doversi rivolgere a strutture sanitarie fuori regione ? ( dove, non so per quale meccanismo, si ha un appuntamento in pochissimi giorni con le relative risposte).....  
perchè medici della nostra regione vanno a lavorare in strutture private convenzionate fuori regione portandosi dietro pazienti della ns regione a spese della regione Marchè? . 
perchè non danno convenzioni sufficenti alle strutture sanitarie private della nostra regione per evitare poi di pagare tanti soldonì fuori?............ 
lascio a lei il commento! 
 
non credo che i signori che devono dirigere questo tipo di barca siano tanto incompetenti da non accorgersi di ciò ....o forse è meglio fare i giochi fuori dove non devono rendere conto a nessuno?.... intanto i malati aspettano mesi e mesi nella nostra regione.  
 
Quei bravi medici che vanno a lavorare fuori e che fanno spendere soldoni alla ns. regione per le prestazioni, con ricetta rossa, quella ricetta rossa chi la firma ?.......................................  
 
Penso, nella mia ignoranza, che un buon magistrato che sappia scavare bene in questa bolgia troverebbe delle grosse sorprese. 
 
Vorrei dire, inoltre, al signore, ammalato oncologico, che con tutto il rispetto per la sua situazione lei è certamente uno dei pochissimi anche perchè chi sta bene non critica....  
grazie

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