E’ la scommessa di pianificazione integrata, che rinsalda e ricuce al nucleo centrale, le parti di città allontanate, staccate ed emarginate dalle barriere della ferrovia e del fiume e che interviene sulla prima con pregevoli e sofisticate penetrazioni e sulla seconda con abili manipolazioni, che trasformano il fiume da elemento separatore in congiunzione diffusa, nuova spazialità fruibile, corridoio ambientale di comunicazione e privilegiata postazione di osservazione delle vecchie e nuove monumentalità.

Questa è la chiave strategica per una straordinaria e dinamica evoluzione urbana che prelude al raggiungimento di una qualità di vita e ambientale eccellenti e che si contrappone sia a un superato piano Cervellati, statico e rappresentativo di nulla di più, che di una pennellata di colori spenti su un contorno vecchio e immutabile, che a un progetto della Sacelit-Italcementi, estraneo alla città e infine a un porto soffocato dalla mancanza di spazi a terra, progetti tutti accomunati dall’isolamento reciproco e con la città e dall’assenza di una regia di coordinamento.

La proposta illustrata, che segue, si fonda su interventi di tipo edilizio residenziale e ambientale. I primi si prefiggono di reperire nuovi abitanti per rivitalizzare in modo ottimale il centro, inteso come luogo rappresentativo e vivo della città, con un limite non marcato, ma sfumato dalla distanza sostenibile da un sano percorso a piedi. I nuovi più importanti interventi residenziali, attuabili con piani di recupero, sui sedimi ottenuti dalla rottamazione di parti degradate della città, sono individuati in risalto e riconoscibili in quello delle caserme e degli orti del Vescovo, dove è proposta la ricostruzione di una nuova ala di portici, in linea anche con la volontà testamentaria di chi, a suo tempo, donò quei terreni alla curia

Le altre proposte insistono sulla zona della Penna, su via Largo Boito, sull’attuale stadio comunale da trasferire in zona più idonea e naturalmente sull’area Sacelit-Italcementi. Su tutti questi interventi dovranno essere rivisti in aumento gli indici di edificabilità.

Gli interventi di tipo ambientale, da attuarsi per lo più con le risorse delle negoziazioni sugli interventi residenziali, riguardano la mobilità in tutti i suoi aspetti e la qualità dello stare in un ambiente di grande e nuova magnificenza.
 

La città qui proposta è liberata dai semafori, con una viabilità fluida, capace di eliminare ogni coda anche nelle situazioni di maggior criticità e i parcheggi a corona, attorno alla città murata, alcuni ampliabili in elevazione, saranno sempre in grado di garantire una flessibile copertura a qualsiasi necessità  attuale e o futura.
 

I grandi polmoni verdi, inaccessibili, vengono resi fruibili, esaltati e ampliati; è il caso del pregevole parco sul fiume interno all’alveo, realizzabile in prossimità dello stradone Misa e a ridosso dell’ultimo ampliamento della cinta muraria o del  bosco urbano a “L”, esteso quasi senza fine, grazie anche all’attiguo verde privato, dai giardini Catalani fino all’Italcementi e al porto, attraverso la Penna e il piazzale della stazione, con quest’ultima spostata e interrata sul lato mare.
 

Anche l’acqua del fiume e del mare diventa elemento integrante di valorizzazione, sfondo ambientale e scenario notevole, godibile dalle nuove monumentalità che si rincorrono sul fiume fino al mare a partire dal nuovo ponte Garibaldi coperto, alla piazza sul fiume, alla piazza d’acqua, estensione ideale di quest’ultima sulla darsena Bixio, al terrazzo sul mare, la piazza più estesa della città che affaccerebbe direttamente anche al porto e al mare. E una successione imponente che prosegue sul litorale con a ponente la via commerciale unita attraverso un altro ponte monumentale al lungomare di levante che ripropone, sulla sabbia, le storiche palafitte del Bagni in grado di ospitare le cabine, consentendo anche la vista al mare. In corrispondenza dell’attuale Hotel Marche si propone un formidabile cannocchiale, che dalla spiaggia guarda il centro, con scorci sulla biblioteca e la rocca.

Ma il coronamento monumentale è pienamente suggellato dalle maestose passeggiate, (sulle quali torneremo successivamente) esclusivamente pedonali,che formano una circuitazione e un reticolo formidabili con il corso legato al nuovo prestigioso lungomare, con i grandiosi collegamenti trasversali della via sul fiume, del cannocchiale e del boulevard della Penna.

Ing. Paolo Landi -