Pubblicato domenica, 15 marzo 2009 15:48 - 2529 -
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L’Age e la costituente educativa |
Caro Don Paolo,
la tua proposta sulla costituente educativa è meravigliosa ma faticosissima e te lo spiego con alcuni semplici aneddoti.
Da un po’ di tempo a questa parte alcuni di noi sono profondamente impegnati sulla “questione educativa”.
Cito, ad esempio, il bellissimo momento formativo organizzato dalla Diocesi con il meeting di Creativ il cui slogan era: “Educare da soli è perdere in partenza”. In quella circostanza tu stesso affermavi che per educare i giovani occorre comunicare con i fatti. Come? Cercando di fare un maggior gioco di squadra nella pluralità e complessità delle agenzie educative che agiscono nei loro confronti.
Qualche mese prima di quest’evento (febbraio 2008) il Forum delle associazioni dei genitori organizzò, presso l’Istituto Alberghiero Panzini, il primo Forum sull’Educazione dove parteciparono quasi tutti i Dirigenti scolastici della città, molti genitori, alcuni dei quali già impegnati nei vari Consigli d’Istituto, alcuni docenti, una rappresentanza dell’ASL, dell’Ufficio scolastico provinciale e della Chiesa locale. Mancavano, invece, ad eccezion fatta del Sindaco di Barbara, tutti i referenti dei Comuni dell’Ambito con delega ai servizi educativi e alle politiche giovanili. Il tentativo che si volle fare in questo primo Forum fu quello di legare l’intera filiera scolastica, dalla materna alle superiori, ad un progetto comune, ossia quello di trasmettere ai nostri ragazzi soprattutto una “buona educazione” condizione essenziale per avere in futuro dei bravi cittadini.
La domanda quindi che mi faccio è: “Ma quale effetto hanno avuto questi momenti se ancora oggi stiamo ad invocare un lavoro di squadra tra le agenzie educative?”. Diciamo che allo stato attuale ogni agenzia educativa fa quello che può. Ti cito le attività del Piano dell’offerta formativa territoriale, alcune iniziative delle scuole superiori, quelle della Polizia municipale, dell’assessorato alle politiche giovanili e quelle nostre recenti sul rapporto dei giovani con i media.
Tuttavia, pare che nonostante ci si dia un pò da fare le cronache di queste ultime settimane la dicono lunga a che punto di disagio sia arrivata la nostra comunità giovanile. E allora che fare?
L’unica proposta che mi sento di farti, dal momento che hai rilanciato di nuovo e con forza la questione dell’integrazione tra le Agenzie sul tema cruciale dell’emergenza educativa, è quella, a questo punto, di convocare un’Assemblea con tutti i soggetti che ritieni importanti per la costruzione di un progetto educativo comune.
Insomma, non aspettare che ti alzino la mano: convoca e basta!
da Alberto Di Capua
Associazione GEnitori Senigallia |
Ultimo aggiornamento ( domenica, 15 marzo 2009 15:49 )
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