Credevo che l’iscritto più interessato l’avesse informata; comunque, a mio avviso, le sollecitazioni a verificare il ruolo e la funzione che ebbe quella colonia doveva essere della nostra Amministrazione Comunale, nonché degli imprenditori interessati all’operazione urbanistica. Si, anche degli imprenditori, perché sono del parere che ci debba essere consapevolezza di dove si va a “mettere le mani”, sempre!
Lei sorvola sulle
“polemiche” all’interno della Comunità ebraica e in questo La seguo.
Non La seguo più quando afferma che la Comunità Ebraica di Ancona non è a “conoscenza di documentazione o fonti storiche sul funzionamento del campo di concentramento di Senigallia, né che tale presenza ha avuto rilievo nei ricordi degli iscritti che hanno vissuto il tragico periodo delle persecuzioni ebraiche”.
Mi permetta:
L’affermazione non Le fa onore, se la poteva risparmiare! E’ singolare che debbano essere altri a richiamare la Vostra attenzione e risvegliare la memoria dei Vostri iscritti, ma ammesso e non concesso che sia vero, Le allego io
(vedi fondo articolo, ndr) per opportuna conoscenza, un po’ di documentazione e non mi venga a dire che a Lei e alla Comunità Ebraica era sconosciuta (e quanta se ne potrà ancora reperire!)
Non mi soffermo sulle dichiarazioni in ordine alla Sua “incrollabile” fiducia nelle istituzioni amministrative (specie quando sono chiamate a rilasciare permessi o concessioni).
Voglio invece ribadire quanto già detto: “Alla Comunità ebraica senigalliese e anconetana …che i democratici, indipendentemente dalle proprie convinzioni laiche o religiose, si sono sempre e non formalmente, sentiti vicini e pianto i sacrifici del popolo ebraico e sarebbe triste ritrovarsi ora da soli a difendere una loro memoria in contrapposizione agli interessi di un loro singolo….”
Sono convinto, Sig. Calderoni, che da questa vicenda (che ha indubbiamente in se anche risvolti urbanistici preoccupanti)
la Comunità Ebraica non possa chiamarsi fuori né sentirsi terza rispetto alle questioni sollevate, ma è, a pieno titolo, chiamata direttamente in causa, è chiamata ad esprimersi per far ragionare questa superficiale Amministrazione Comunale ed è chiamata ad aiutare la Comunità senigalliese a ricercare una soluzione equa e compatibile tanto con la storia quanto con l’urbanistica come la si trovò, molti anni fa, per il “cimitero degli ebrei”.
Cordialità
Tarcisio Torreggiani
Scarica la documentazione:
il diario di Attilio Morpurgo (pdf, 132 KB) e
i riferimenti storici (pdf, 9 KB) oltre alla cartolina all'inizio dell'articolo.