Le parole sono sempre a favore dell’ambiente. Le scelte operative vanno nella direzione opposta.
La società autostrade e l’amministrazione comunale di Senigallia ci hanno sempre riferito che per mitigare l’aumento dell’anidride carbonica (principale fattore responsabile dell’effetto serra) causato dalla realizzazione della terza corsia e della complanare
s’impegnano a realizzare dei polmoni verdi all’interno del territorio di Senigallia.
Fin qui le parole sono giuste e sacrosante. Il problema è che poi, nei fatti, si vuol abbattere alcune maestose essenze arboree che non arrecano alcun danno alla realizzazione della complanare.
Tra queste il caso più significativo è rappresentato dal
leccio (vedi foto e planimetria) il quale, pur venendosi a trovare in futuro in prossimità di un incrocio (caratterizzato da modesta viabilità),
può essere salvaguardato da apposita aiuola.
Il tecnico incaricato dalla società autostrade (geom. Esposito) nel giorno della redazione degli stati di consistenza, ai fini dei futuri espropri, mi ha espressamente riferito la necessità di abbattere sia il leccio che il pino adiacente.
Speriamo che in sede di approvazione del progetto definitivo (autostrada-complanare) qualcuno si accorga della possibilità segnalata dal sottoscritto.
Speriamo poi che il famoso polmone verde, che la società autostrade intende realizzare, per compensare sul piano ambientale tali opere,
venga eseguito in modo efficiente e non politico come il bosco di topolino dove è facilmente dimostrabile che l’esame del bilancio dell’anidride carbonica, al contrario di quanto continua ad affermare l’amministrazione comunale, è negativo (a causa degli errori tecnici commessi nell’impianto del medesimo, è stata maggiore l’anidride carbonica consumata per realizzarlo rispetto a quella prodotta in più dal bosco rispetto al prato preesistente). Far capire questo ai tanti pseudo-verdi è però praticamente impossibile.
Un’idea interessante, in questa direzione, mi è venuta ed è collegata alla
realizzazione delle future vasche di espansione.
dal consigliere comunale Floriano Schiavoni (PDL)