Pubblicato giovedì, 11 giugno 2009 21:24 - 2230 -
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"Ma i pesci rossi sono di plastica?" |
Con dispiacere l'ambiente animalista di Senigallia apprende dalla stampa che non è stato vietato il commercio ambulante di tutti gli animali vivi sul territorio di Senigallia, come da tempo era stato auspicato dai cittadini più sensibili.
I consiglieri Savini e Marcantoni, contrari ad interventi di decisa tutela degli animali, hanno proposto di mutare la parola "vietare" con "regolamentare", ma si dà il caso che il nostro Comune abbia già un regolamento abbastanza minuzioso su come dovrebbero essere tenuti gli animali, anche durante fiere e mercati.
Purtroppo, tale regolamento viene totalmente disatteso, spesso per noncuranza, ma, anche, in alcuni casi, per difficoltà oggettive di farlo rispettare. Per fare un solo esempio, le distanze fra pubblico e animali non possono essere rispettate per mancanza di spazi sufficienti.
I vari trasbordi cui sono costretti gli animali li spaventano e stressano con la confusione, il trovarsi in stretta vicinanza con tante persone, tanti rumori estranei, trascinati in gabbie anguste, o, nel caso dei pesci, ammassati in vaschette piccolissime, da cui saltano fuori, sbatacchiati, tutti e di qualsiasi specie, di qua e di là.
Inoltre, il commercio ambulante non dà le garanzie di un negozio o di un allevamento stabili sul territorio, circa lo stato di salute degli animali creando, dopo l'acquisto, sgradite sorprese agli acquirenti che si trovano spesso a dover affrontare spese e cure per animali ammalati.
Quanto al fatto, poi, che, secondo alcuni nostri consiglieri comunali, certi animali non soffrirebbero, l'affermazione è abbastanza curiosa. Forse che i pesci rossi sono di plastica? L'evoluzione della società porta sempre più individui e Amministratori pubblici verso comportamenti rispettosi dei diritti degli animali, che sono esseri senzienti, nostri compagni di viaggio sulla Terra, e ad evitare di trattare gli animali come oggetti da buttare qua e là indifferentemente.
D'altra parte, purtroppo, si è ancora ben lontani da una presa di coscienza generale e approfondita su questo problema. La nostra cultura, antropocentrica, non aiuta certamente, se non si è aiutati da sensibilità e cultura personali e da conoscenze scientifiche.
Intanto, due importanti città, come Bologna e Roma, hanno proibito il commercio ambulante degli animali. Segno che si può fare e che le Amministrazioni più avanzate vanno in quella direzione. Noi vorremmo che anche il Comune di Senigallia fosse all'avanguardia. Intanto, aspettiamo con ansia la possibilità per i nostri amici cani di accedere a qualche spiaggia al seguito dei loro proprietari.
Grazie agli amministratori più sensibili che ci sostengono nelle nostre istanze, peccato che altri siano così poco al passo coi tempi!
da Ludmila Cecchini e Roberta Benigni
Responsabili volontarie dello Sportello Informanimali di Senigallia
Il Regolamento del Comune di Senigallia in materia di animali d'affezione è visibile al link:
www.comune.senigallia.an.it/pubblinfor/delibere/originali/04_40_CC.PDF |