Pubblicato giovedì, 11 giugno 2009 21:50 - 1945 -
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"W le vacanze!" |
Finalmente sono cominciate le vacanze, le scuole sono chiuse e in questi giorni si rende evidente come la congestione del traffico nelle cosiddette ore di punta, sia strettamente legata al trasporto degli studenti che avviene principalmente usando mezzi privati. Chi non se n’è accorto?
Le altre occasioni di congestione si manifestano nei giorni di pioggia, quando usiamo l'auto come fosse un ombrello, o nelle belle domeniche riscaldate dai primi raggi di sole, ottime per una passeggiata in macchina sul lungomare.
I supermercati sono un'altra fonte di traffico, inquinamento, pericolo.
Se ci mettiamo la prepotenza del mezzo e la maleducazione con cui lo utilizziamo, facciamo tombola.
Non si possono superare i problemi del traffico, dell'inquinamento che ci sta soffocando, dello stillicidio quotidiano di morti e feriti - specialmente nelle strade cittadine a danno di ciclisti e motociclisti (in Italia ci sono 20-25 morti al giorno, circa 8000 all’anno, come due terremoti al mese delle proporzioni di quello abruzzese) -, della perdita di identità della città e delle sue frazioni, della impossibilità di muoversi se non facendo lo slalom tra macchine parcheggiate maldestramente sui marciapiedi, sulle zebre, in ogni buco possibile, compresi i sagrati delle Chiese la domenica per la Messa, senza ricondurre il tutto alla mancanza di educazione e di rispetto per gli altri, per non chiamare in causa la coscienza civica del singolo, che sceglie per propria (discutibile) comodità o per la smania di "fare prima", di montare in macchina o sullo scooter, ben sapendo che, se tutto andrà bene, potrà risparmiare solo una manciata di secondi creando per il resto della comunità un aumento di traffico, di inquinamento, di rischio ...
Fa invece comodo chiedere a gran voce all’Amministrazione Pubblica la soluzione dei mille problemi generati da questa scarsa coscienza che sta alla base del problema stesso. E lo Stato, i Comuni, il Sindaco vanno alla ricerca di possibili soluzioni, costruendo strade, rotatorie, eliminando semafori, in un giro vizioso che ad ogni passaggio amplifica il problema che avrebbe dovuto risolvere. Intanto si fa poco o nulla per evitare che il problema traffico venga affrontato a monte facilitando la ciclabilità e la pedonabilità delle strade e disincentivando l’uso dei mezzi privati.
Nessuno vuole rinunciare all'uso del mezzo per usi banali e voluttuari, quando potrebbe farne a meno, ben sapendo che le strade sono intasate; ma i parcheggi lo sono molto meno: per esempio, quello di piazza Garibaldi, a due passi dal corso, viene occupato mediamente per il 70%, perché è più comodo parcheggiare in modo selvaggio in cima al corso, in piazza delle Erbe e nelle strade immediatamente a ridosso del centro.
Ci piace mettere l'auto dove ci fa più comodo, in seconda fila, sulle zebre, sui marciapiedi e in ogni anfratto che possa contenerla (presto le vedremo anche dentro i negozi o le banche), salvo poi arrabbiarci come bestie quando ci viene appioppata una multa per divieto di sosta.
Intanto godiamoci questo periodo di vacanze. Se Dio vuole, potremo respirare un’aria migliore e muoverci in bicicletta o a piedi con meno rischi per la nostra incolumità: W LE VACANZE!
da Roberto Chiostergi
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