Sulla questione delle proteste durante la puntata finale del CaterRaduno 2009 ecco il comunicato ufficiale del Centro Sociale Mezza Canaja
La sinistra è divertimento, scherzo, spensieratezza, folklore. La sinistra è prepolitica, qualcosa di vagamente etico, caritatevole, elargisce doni e pulisce le coscienze. La sinistra è timorata, accondiscendente e quando protesta lo fa in silenzio, senza disturbare nessuno. La sinistra è amica di tutti, non ha nemici né avversari, solo opinioni differenti: componendo i contrasti. La sinistra è radical-chic, snob, salottiera, guarda dall’alto in basso e all’ora dell’aperitivo parla male di Berlusconi e di chi l’ha votato. La politica si, ma piano, sotto voce, altrimenti ritorna il bau-bau dagli anni ‘70. La sinistra è sostanzialmente innocua.
C’è anche
un’altra sinistra, quella che la sa lunga, e dietro politiche da “panem et circenses” gestisce clientele, specula, privatizza, favorisce interessi, gestisce lobby economiche e politiche,
scambia voti con cemento. Una sinistra che sta a metà tra l’oligarchia e l’aristocrazia illuminata. Una sinistra che è Potere.
Queste due sinistre - spesso anche involontariamente - collaborano, si difendono a vicenda. Vecchia storia da disciplina da partito. Pravda: parola verità.
Questa è
la sinistra che oggi s’indigna per la contestazione fatta al Sindaco Angeloni durante il CateRaduno, definendo il fischiare e quindi il dissenso, un atto violento. Una sinistra che è tutto ciò contro cui la sinistra stessa è nata, e proprio per questo continua a perdere voti. Non è un caso che nel quartiere ad “emergenza immigrati” Rione Porto, dove i movimenti sociali sono presenti da anni, la Lega prende la sua percentuale più bassa e nel quartiere rosso e modello della città, le Saline, prende la percentuale più alta.
Non è un caso che il PD passa dal 46% al 35,64% mentre aumenta l’astensionismo. Continuate pure a farvi del male!
Nessuno però si indigna quando un presentatore Rai per tre volte risponde ai fischi - assolutamente non indirizzati a lui -
con dei gestacci, mandando “a quel paese” più volte i dissidenti.
Non crediamo alla “favoletta” raccontata ai giornali che un ipotetico mancato ritorno del CaterRaduno per il prossimo anno possa essere colpa del
Comitato Versus Complanare e di quei facinorosi del Mezza Canaja!
Il Festival è una questione di soldi e di accordi politici, e giudicando dagli alberghi pieni e dai ristoranti sempre in attività di quest’anno, tali accordi sembrano essere più che mai saldi!
Davanti ad un progetto che va a devastare la qualità della vita in due borghi, che aumenta il
traffico e l’inquinamento, che è
semplice merce di scambio con la Società Autostrade, davanti alla partecipazione intesa come adesione alle decisioni già prese, ad una disinformazione scientifica nei confronti della cittadinanza, ad una denigrazione continua dei cittadini in lotta e soprattutto davanti agli espropri di terre e case, cosa vi aspettavate se non fischi? Non si possono fare passerelle mentre si distrugge un pezzo di città e non subirne le conseguenze.
Ma proprio al Cateraduno? Si, perché è una piazza reale e mediatica, uno spazio pubblico e quindi uno spazio di conflitto. E poi se due edizioni fa si sono occupati della NO TAV che è una battaglia locale, perché dopo due anni che si chiede un po’ di spazio, non si può parlare della Complanare? Evidentemente, accondiscendenza ed educazione vogliono che non si sputi sul piatto dove si mangia.
Ci spiace,
non siamo accondiscendenti nè accomodanti. Pensiamo che la politica coincida con le passioni e le necessità di ognuno di noi e che la sua espressione non passi per deleghe, ammortizzatori politici e finali a tarallucci e vino. Pensiamo che la democrazia sia la partecipazione attiva e diretta delle persone, la loro capacità di incidere e determinare lo sviluppo della propria città, e non l’essere spettatori di qualcuno e qualcosa che ci intrattiene.
Domenica chi da anni ha tentato di far tacere un problema è stata messa a tacere, ed anche se alcune pecche organizzative hanno fatto si che le nostre ragioni potessero essere equivocate, scambiando la contestazione al Sindaco per una contestazione al Cateraduno,
in ogni caso nessun rimorso.
CSOA Mezza Canaja