Pubblicato venerdì, 16 settembre 2005 18:05 - Letture Articolo 43614 - Condividi 
Storia




Scorcio del porto di SenigalliaCon i suoi 14 Km di spiagge vellutate, la città di Senigallia, arricchita di inestimabili valori storici e architettonici,è una delle città di maggior prestigio marchigiane.
La storia si perde nel tempo dei tempi e precisamente bisogna ritornare indietro di un migliaio di anni, quando una tribù di Galli Senoni si stabilì durante il IV secolo. La bellezza e la ricchezza del territorio fecero il resto, e in poco tempo fu fondata la prima colonia della riviera Adriatica.
Il suo nome deriva appunto dai Galli.
Arrivano i romaniSconfitti questi ultimi, dopo estenuanti battaglie, i Romani vi si stabilirono facendo diventare in breve tempo Senigallia, un importante centro romano nell'età Imperiale; fino a quando non arrivò il pesantissimo saccheggio per opera delle truppe di Alarico che devastarono completamente la città, ma non per molto, visto che l’orgoglio ferito senigalliese risorse in poco tempo. E in poco tempo la stessa Senigallia risorse ritrovandosi al centro dell’Esarcato di Ravenna e della pentapoli marittima.
Nel XII secolo divenne baluardo dello stato pontificio come libero comune e dietro la protezione del Papa partecipa alle diverse e innumerevoli lotte di
Lo stemma dello stato pontificiopotere che si svolgevano in quel periodo, ma il primo e vero signore della città divenne Sigismondo Pandolfo Malatesta, già signore di Rimini e Fano. Purtroppo per lui ottenne dal Papato una città semidistrutta e in preda a feroci lotte di potere, saccheggi compiuti da popolazioni straniere e molto spopolata per via di tantissime uccisioni: inizia così la storia della nuova Sena.
Rimessa in piedi in poco tempo, la città di Senigallia si evolse ulteriormente con la costruzione di una potente cinta muraria e nuove difese; le quali non bastarono a Sigismondo Malatesta per fargli perdere la Signoria. Nel 1474 il Papa, Sisto IV, dona la città al nipote Giovanni della Rovere,
Sigismondo Malatestasignore di Urbino, il quale regala alla città Senigalliese due opere di grande valore giunte fino a noi e precisamente la rocca e il palazzo ducale. Queste due opere rinascimentali, insieme al Palazzo Baviera, diventeranno i fulcri della città; soprattutto la Rocca fu costruita per far fronte al crescente pericolo dell’invasione turca, i quali si stavano avvicinando prepotentemente all’Adriatico. Sotto la dinastia della famiglia Urbinate, la città assiste ad uno sviluppo prorompente, dall’agricoltura al commercio, dall’arte alla politica e alle scienze. Capitano di ventura, Giovanni, diede inizio ad un’importante e lunga signoria: quella dei Della Rovere, in seguiti signori di Urbino.
La fiera della MaddalenaA partire dal 1600, la città incomincia a farsi conoscere in tutto il mondo, con la famosa “Fiera della Maddalena” e, anche grazie alla "Franchigia Portuale", riesce a svilupparsi sotto vari punti di vista: da quello navale a quello politico. Senigallia incomincia a fiorire un vivo e attento interesse per il libero scambio, allora vero capolavoro di politica moderna, e raggiunge così il suo massimo fulgore. Grazie a questo intenso commercio, arrivano da tutto il mondo migliaia di tipi di prodotti diversi, dal legname ai profumi, dalle spezie ai manufatti, attraccando così al porto della cittadina adriatica più di 500 navi provenienti da tutto il mondo. Per circa 150 anni la città diventerà il punto d’incontro dei commerci e della cultura delle nazioni levantine e del centro Europa. Una bella soddisfazione per una città che fino a poco tempo fa fluttuava nella povertà e nella corruzione terrena.
Per via della crescita cittadina esponenziale lo stato pontificio, per aiutare Senigallia, approva la razionalizzazione e l’ampliamento, raddoppiando la sua estensione che ritornerà ad essere uguale a quella della Senigallia romana.
La rocca roverescaFrattanto la città si sviluppa e si abbellisce di innumerevoli tesori d’arte, unici e inestimabili tra di loro: la chiesa della croce, chiesa della Madonna, il famoso Duomo, il palazzo del Duca, i possenti portici Ercolani, l’unica Rocca Roveresca e il sempreverde teatro La Fenice, che renderanno unica e inimitabile la vecchia colonia romana.



Ultimo aggiornamento ( martedì, 31 gennaio 2006 17:02 )

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